Scopri tutto sulla vitiligine
Per molti la vitiligine è sinonimo di disagio, soprattutto in estate,quando la spiaggia è l’ultimo luogo in cui si desidera andare. Negli ultimi tempi se ne sta parlando di più, anche grazie a Chantelle Brown-Young, conosciuta come Winnie Harlow, la prima modella con la vitiligine a sfilare in passerella per le case di moda più celebri. La 24enne canadese è diventata la portavoce del movimento #skinpositive, un inno alle diverse forme di bellezza e ad accettarsi così come si è. Ma quali sono le cause della vitiligine e di cosa si tratta? Prosegui nella lettura per saperne di più!
Vitiligine, che cos’è?
La vitiligine è caratterizzata da chiazze non pigmentate per mancanza di melanina. Si manifesta con macchie di forma irregolare, di colore bianco-latte che possono colpire la cute, le mucose o gli annessi cutanei, tra cui peli e capelli, e può associarsi ad altre malattie autoimmuni a carico di altri organi. Si stima che nel mondo la vitiligine colpisca circa 100 milioni di persone, sia uomini sia donne, e che l’età media di insorgenza possa variare dai 13 ai 24 anni.
Le cause della vitiligine
La vitiligine è una malattia di cui non sono ancora del tutto chiare le cause. I fattori che possono indurre la scomparsa dei melanociti, le cellule che producono melanina a livello cutaneo ed extracutaneo, sono molteplici:
- La predisposizione genetica, tra le cause più rilevanti per lo sviluppo della vitiligine.
- I meccanismi autoimmuni, implicati nella distruzione dei melanociti da parte dell’organismo.
- I meccanismi citotossici, spesso chi soffre di vitiligine ha meno difese antiossidanti ed è più suscettibile allo stress ossidativo causato dai radicali liberi.
- Lo stress ed eventi psico-emozionali rilevanti come un lutto o la perdita del lavoro.
Vitiligine, come avviene la diagnosi
La diagnosi di vitiligine è essenzialmente clinica. Un attento esame della pelle, associato alla sua analisi al buio con lampada di Wood, permette di evidenziare la mancanza di pigmento e distinguere la vitiligine da altri disturbi dermatologici quali micosi ed eczemi. All’esordio, le lesioni sono poco numerose e localizzate simmetricamente nelle zone scoperte, soprattutto viso ed estremità. Si presentano come chiazze cutanee ben circoscritte, di forma ovalare o rotondeggiante, con diametro variabile da pochi millimetri a parecchi centimetri, e margini più o meno regolari. Stabilita la presenza di vitiligine è utile eseguire alcuni esami del sangue (ormoni tiroidei e autoanticorpi) per evidenziare o escludere altre malattie autoimmuni spesso concomitanti alla vitiligine (tiroiditi, diabete, psoriasi). In centri specializzati, inoltre, può essere esguito anche un check-up dello status antiossidante per valutare se ci sia un deficit di difese antiossidanti.
Vitiligine, come si cura
Esistono diversi trattamenti per gestire la vitiligine e stimolare la ripigmentazione delle aree chiare. L’obiettivo è quello di riuscire a stabilizzare il disturbo, anche se può ripresentarsi comunque.Per bloccare l’avanzata della vitiligine ci si può avvalere di una terapia topica a base di corticosteroidi o immunomodulatori locali.Tra i rimedi più noti, la fotochemioterapia con psoraleni (PUVA), la fototerapia con raggi UVB a banda stretta (UVBnb) e una terapia di sostegno con antiossidanti (per esempio integratori a base di betacarotene, licopene, vitamina E).