In estate fai il pieno di Vitamina D, essenziale per ossa e denti

La vitamina D è una sostanza importantissima per il nostro organismo: se ne sente parlare spesso in estate in quanto la sua produzione è legata all’esposizione ai raggi del sole. Una particolarità che senz’altro incuriosisce e che rende, in alcuni casi, complessa la sua sintesi.
Sono avvantaggiati, naturalmente, coloro che abitano in paesi dal clima mediterraneo: chi invece è meno esposto al sole per condizioni climatiche o abitudini di vita rischia di andare incontro a una carenza di vitamina D.

Nelle righe che seguono ti illustreremo, più nel dettaglio, a che cosa serve la vitamina D, le possibili conseguenze a una carenza di questa preziosa sostanza, e quali sono le fonti di vitamina D. Prosegui nella lettura!

A che cosa serve la vitamina D?

La vitamina D ha la principale funzione di favorire una corretta mineralizzazione delle ossa e dei denti; è importante per la crescita e il rimodellamento osseo e per la regolazione del metabolismo del calcio e del fosforo.

Secondo recenti studi la vitamina D agisce anche in altri distretti quali muscoli, occhi, cuore e polmoni.

Carenza di vitamina D: quali conseguenze per la salute?

La carenza di vitamina D comporta, nei bambini, problematiche di rachitismo: ciò significa che lo scheletro non si sviluppa in modo corretto in quanto si verificano gravi disturbi nell’ossificazione, con conseguenti deformazioni ossee.
Negli adulti ciò si traduce nell’osteomalacia, patologia metabolica demineralizzante che si manifesta attraverso dolori alle ossa e ai muscoli, debolezza muscolare e fragilità ossea.

Vitamina D, dove si trova?

La vitamina D è prodotta dalla pelle, che la sintetizza grazie all’azione della luce solare.
Attraverso un’esposizione corretta la pelle produce circa l’80% del suo fabbisogno: sarebbe ideale “assorbire” i raggi del sole 15-20 minuti al giorno, per 4 giorni a settimana, scoprendo braccia, viso e gambe.

Esistono poi fonti alimentari di vitamina D, tra cui:

  • pesci quali aringa, sgombro, sarde
  • olio di fegato di merluzzo
  • burro e formaggi grassi
  • uova

È infine possibile ricorrere ad integratori di vitamina D: da quelli per bambini a quelli appositamente formulati per chi segue una dieta vegana o vegetariana la scelta non manca. L’assunzione di integratori, tuttavia, dovrebbe essere limitata soltanto ai casi di reale carenza e avvenire sempre sotto il controllo del medico.

Funghi, sole e vitamina D: lo sapevi che…?

Secondo uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Università di Boston i funghi possono rappresentare un’importante fonte di vitamina D: esporli al sole per 60 minuti prima di cucinarli e consumarli, inoltre, permetterebbe di raddoppiarne l’apporto.