I consigli del WWF per una vita senza plastica
L’emergenza provocata dal Covid-19 ha riacceso la grande sfida contro la plastica in natura, che si ripresenta nell’utilizzo di numerosi oggetti usa e getta, come le mascherine monouso fatte in fibre di plastica. La buona notizia è che per uno stile di vita plastic free o per ridurre la plastica nella propria quotidianità possono bastare pochi e semplicissimi gesti. Scopriamo insieme le pratiche sostenibili suggerite dal WWF, da adottare ogni giorno.
Dieci consigli per una vita plastic free
Per ridurre la plastica possono bastare pochi e semplicissimi gesti tutt’altro che faticosi, che puoi compiere tutti i giorni: ecco i consigli del WWF.
- Spesa senza plastica: l’opzione migliore è il mercato, dove tutto è sfuso e le sporte le porti tu. Ma anche al supermercato puoi combattere l’eccesso plastica con i prodotti sfusi del banco dei formaggi, salumi e carne. Scegli confezioni in carta (per le uova e la pasta) o in vetro (per salse e yogurt).
- Igiene personale: in media usiamo 300 spazzolini da denti nel corso della vita: meglio quelli a testina intercambiabile, così come per i rasoi. Scegli il filo interdentale biodegradabile, le eco ricariche per i saponi e il pettine per capelli in legno.
- Colazione: apparecchia con tovagliette in cotone, scegli tazze e piattini in ceramica e caffè con cialde compostabili. Per i più piccoli, sì al biberon in vetro.
- Cani e gatti: scegli ciotole in ceramica o acciaio, la cuccia in legno o una cesta in vimini e giocattoli in corda o in altri materiali diversi dalla plastica. Per le deiezioni, utilizza sacchetti in bioplastica.
- Pulizia della casa: scegli detersivi alla spina e incoraggia i negozianti a dotarsi del “refill”. Riduci il numero di flaconi e sostituisci i detersivi con aceto, limone e bicarbonato. Scegli guanti e panni riutilizzabili, spugnette in cellulosa e mollette per stendere in legno.
- Ufficio: evita il bicchierino alla macchinetta e le stoviglie monouso. Porta la tazzina o il piatto del servizio spaiato. Scrivi con penne ricaricabili e, sulla scrivania, tieni una borraccia dell’acqua o una brocca in vetro.
- Al bar: la cannuccia e l’agitatore monouso non servono, le stoviglie sono molto più chic se sono vere! Se i coperti sono troppi, bioplastica, carta o bambù sono un buon compromesso. Niente palloncini, sì ai festoni e musica streaming o digitale.
- In cucina: impara a conservare i cibi senza bustine o pellicole: ottimo il vetro. Scegli alternative alla plastica anche per mestoli, taglieri, ciotole, coperchi e scolapasta. Non dimenticare accendini ricaricabili per i fornelli.
- In gelateria: ogni anno consumiamo 6 kg a testa di gelato, hai mai pensato allo spreco di plastica derivante da cucchiaini, coppette e imballaggi? Opta per il cono in cialda di cui non si getta nulla.
- Sport: il tappetino per lo yoga o il tatami sono disponibili anche in fibra di bambù. Quelli in plastica, quando si rovinano, non sono riciclabili e vanno gettati nell’indifferenziata. Per l’abbigliamento prediligi tute, canottiere e t-shirt in tessuti naturali e non sintetici. Accappatoio e asciugamani in spugna e non in microfibra. Il lavaggio dei tessuti sintetici rilascia infatti microfibre di plastica. Borraccia al posto della bottiglietta per dissetarti e ricarica i flaconcini di shampoo e bagnoschiuma, non comprare le monodosi.
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