La varicella è una delle principali malattie esantematiche dei bambini: insieme a rosolia, morbillo, pertosse e parotite è tra le patologie contagiose che si incontrano generalmente durante l’infanzia e che riguardano nella maggior parte dei casi i bambini tra i 5 e i 10 anni.
Cosa causa della varicella?
La varicella è causata dal virus Varicella Zoster, appartenente alla famiglia degli Herpes Virus. Può accadere che questo virus si riattivi a distanza di molto tempo, causando dolorose lesioni cutanee che prendono il nome di Herpes Zoster o “fuoco di Sant’Antonio”: il virus rimane, infatti, latente nel nostro corpo per tutta la vita e, in corrispondenza di situazioni stressanti o immunodepressione transitoria, può ritornare sotto questa forma, specialmente negli adulti e negli anziani.
Quali sono in sintomi di varicella?
La varicella sin manifesta inizialmente con febbre e malessere generale e, dopo alcuni giorni, con un tipico rush cutaneo che dà luogo a prurito e che interessa il cuoio capelluto, il viso e il tronco, per estendersi poi all’addome, ai genitali, alle braccia e agli arti inferiori. Compaiono quindi delle macchioline rosse sulla cute, che nel giro di qualche ora si trasformano in vescicole, diventando nei giorni successive pustole che, quando si seccano, si staccano spontaneamente senza lasciare generalmente cicatrici (tranne che nelle forme di sovrainfezione batterica). Dalla comparsa dei sintomi la malattia fa il suo corso e scompare nel giro di circa 10-14 giorni.
Tra le complicazioni possono verificarsi una sovrainfezione batterica delle lesioni cutanee, raramente epatite, encefalite, polmonite, artrite, glomerulonefrite. Nella maggior parte dei casi la varicella si risolve per il meglio: maggiormente soggetti a rischio sono i bambini molto piccoli e quelli che presentano una grave immunodepressione.
Quali cure e forme di prevenzione?
Generalmente il pediatra consiglia la somministrazione di antifebbrili (escludendo quelli a base di acido acetilsalicilico come l’aspirina) e antistaminici per il prurito: è comunque sempre doveroso sottoporre il bambino a una visita e attenersi alle indicazioni del medico. Per prevenire la varicella esiste un vaccino che viene somministrato in due dosi e che è indicato nella prima infanzia, nei bambini più grandi e negli adolescenti che non hanno ancora contratto la malattia.
Come avviene il contagio?
Il contagio avviene attraverso il contatto diretto con la saliva o con il liquido delle vescicole del paziente infetto, oppure con le goccioline respiratorie emesse attraverso tosse e starnuti: può anche essere trasmessa in alcuni casi da un individuo affetto da Herpes Zoster. I sintomi si manifestano generalmente dopo 14-16 giorni dall’avvenuto contagio, ma si possono anche avere casi da 10 a 21 giorni dal contagio. Il bambino che ha contratto la varicella è contagioso da 1-2 giorni prima dell’inizio delle manifestazioni cutanee fino a quando le lesioni sono ricoperte da croste (6-9 giorni).
Il picco di incidenza si verifica nel tardo inverno e in primavera.
Varicella nei bambini: alcune indicazioni e curiosità
Molti genitori si domandano se sia possibile fare un bagnetto al bambino con varicella: la risposta è affermativa, in quanto è bene tenere la pelle del corpo e del cuoio capelluto pulita e bene idratata. L’acqua, però, deve essere tiepida e il bagnetto di breve durata.
Diverso il discorso sull’esposizione al sole: è infatti importante che il bambino sia il più possibile al riparo dai raggi solari, anche quando la malattia è ormai conclusa ma la pelle presenta ancora piccole lesioni. La cosa migliore è la protezione attraverso creme solari a schermo fisico e l’utilizzo di maglie e cappellini.