Fab a Bruxelles per il convegno dell’Associazione Medica Europea

Medical Travel: a new european challenge”. Vale a dire, viaggiare per curarsi, una nuova sfida per l’Europa. Questo il titolo del convegno, promosso da EMA Associazione Medica Europea, che si è svolto ieri, 3 marzo, a Bruxelles nella sede del Parlamento europeo.
Tra i relatori, provenienti da tutta Europa, anche alcuni italiani, tra i quali Fab – Fondo Assistenza e Benessere: Martina Guerra, Direttore Operativo del Fondo, è intervenuta sul tema “I fondi sanitari integrativi: un esempio italiano”.
I viaggi per motivi di salute rappresentano, infatti, una tipologia di viaggio caratterizzato da una forte crescita. Si calcola che il valore annuale del turismo sanitario ammonti a oltre 2 miliardi di dollari, con una tendenza al rialzo per i prossimi anni.  Chi viaggia per salute spende mediamente dalle 5 alle 10 volte di più di un viaggiatore tradizionale. Lo scopo principale del medical travel è la ricerca di cure altamente specializzate, con programmi associati di riabilitazione, tecnologie di ultima generazione, personale medico e para-medico altamente qualificato, nelle macro-aree sanitarie cardiovascolare, oncologica e ortopedica.
La maggiore richiesta di servizi  deriva principalmente dalle difficoltà che l’utente riscontra in molte strutture sanitarie locali, quali,  ad esempio, prezzi elevati e lunghe liste d’attesa.
«Il Fondo Assistenza e Benessere – ha spiegato al riguardo il Direttore Operativo di Fab Martina Guerra – è nato dall’esigenza, sempre più sentita tra la popolazione, di fornire prestazioni integrative e complementari del Servizio Sanitario Nazionale al fine di colmare i bisogni di copertura e di assistenza in campo sanitario anche a seguito del progressivo invecchiamento della popolazione che ha, di fatto, aggravato i costi che il Welfare nazionale deve e dovrà sopportare per garantire il diritto alla salute sancito dalla Costituzione».
Il Direttore Operativo, nel ricordare la natura no profit di Fab e i suoi fini mutualistici oltre che di solidarietà e sussidiarietà, ha auspicato si possa giungere, con il contributo dei diversi attori del mondo socio sanitario ed assistenziale, alla creazione di una rete di territorialità capace di erogare prestazioni di alto livello qualitativo; «per questa ragione – ha affermato il Direttore – abbiamo avviato collaborazioni con diverse realtà del nord Italia finalizzate alla realizzazione sul nostro territorio di appartenenza di un progetto di coesione e inclusione sociale, progetti che speriamo possano vedere la partecipazione anche di EMA».
Tra gli altri relatori italiani Gianluca Davascio, consigliere delegato di Seb Sanità e Benessere, società di mutuo soccorso, che è intervenuto sul tema “Quale futuro per i fondi sanitari integrativi“.

Di seguito l’intervento di Martina Guerra. Buona visione!