I consigli della Società Italiana di Pediatria contro il tetano
Il tetano è una malattia infettiva acuta e non contagiosa, causata dal batterio Clostridium tetani. La sua prevenzione si basa principalmente sulla vaccinazione, prevista in Italia per tutti i nuovi nati. Tante sono però le domande che i genitori si fanno a proposito di questa malattia. Cerchiamo, dunque, di fare chiarezza con i consigli degli esperti della Società Italiana di Pediatria (Sip). Scopri in cinque punti tutto quello che c’è da sapere!
Che cos’ è il tetano
Il bacillo del tetano produce una tossina che raggiunge, attraverso il sangue e il sistema linfatico, il sistema nervoso centrale, interferendo con il rilascio di neurotrasmettitori che regolano la muscolatura, causando contrazioni e spasmi diffusi. Il batterio è normalmente presente nell’intestino degli animali (bovini, equini, ovini) e nell’intestino umano e viene eliminato con le feci. Le spore possono sopravvivere nell’ambiente esterno anche per anni, contaminando la polvere e la terra. Solitamente entrano in contatto con il corpo umano attraverso ferite profonde, contaminate da feci o terriccio. Nella maggior parte dei casi, il periodo di incubazione varia da 3 a 21 giorni. Esistono diverse forme di tetano: generalizzato, localizzato, cefalico e neonatale.
La vaccinazione antitetanica
L’antitetanica è il nome comune con il quale normalmente si indica il vaccino contro il tetano e che, dal 1963 è previsto per tutti i nuovi nati. Attualmente oltre il 90 per cento dei bambini è coperto dalla vaccinazione e il tetano colpisce soprattutto persone anziane, non vaccinate o vaccinate in maniera inadeguata.
La ruggine causa il tetano?
Non è la ruggine a causare il tetano. Può esserlo solo se l’oggetto arrugginito è stato contaminato dalle feci di animali (bovini, equini, ovini) portatori del batterio nel proprio intestino. La ruggine è solo la spia della lunga permanenza dell’oggetto metallico nell’ambiente e, quindi, del suo rischio di contaminazione.
Come comportarsi in caso di ferita cutanea?
Normalmente, le ferite superficiali ben disinfettate, non espongono a rischio di tetano. Le spore, per tornare vitali, hanno bisogno di un ambiente senza ossigeno, circostanza che si può verificare solo se la ferita è profonda o necrotica. In questo caso bisogna contattare immediatamente il medico o recarsi in Pronto soccorso.
Cosa prevede il calendario vaccinale in età pediatrica?
Il calendario vaccinale per il tetano prevede la somministrazione di tre dosi nel primo anno di vita (al terzo, quinto e dodicesimo mese di età), una dose di richiamo a 5 anni e un’altra a 15 anni.
Quali sono le reazioni avverse più comuni al vaccino antitetanico?
Le reazioni avverse al vaccino antitetanico che si manifestano più frequentemente comprendono la comparsa di gonfiore e rossore nel punto dove viene effettuata l’iniezione e scompaiono entro due o tre giorni nel 25% dei casi. Raramente compaiono reazioni generali come febbre e malessere generale.
Ogni quanto tempo è necessario aggiornare la vaccinazione antitetanica?
È necessario eseguire richiami decennali.