Come e quando iniziare lo svezzamento
“Divezzamento”, “svezzamento” o “alimentazione complementare”: sono diversi i termini con cui si fa riferimento all’introduzione nella dieta del bambino di alimenti complementari diversi dal latte materno e dalle formule.
Un passaggio delicato, talvolta vissuto con agitazione e incertezza da parte dei genitori, che è tuttavia importante per lo sviluppo di uno stile alimentare equilibrato e salutare.
Oggi ti proponiamo una piccola guida, facendo riferimento alle indicazioni contenute nella pubblicazione “Il bambino nella sua famiglia”, che raccoglie il contributo di numerosi esperti del settore. Prosegui nella lettura ;-)
Quando iniziare lo svezzamento?
L’introduzione di alimenti complementari al latte va effettuata tra il quarto e il sesto mese di vita del neonato.
Il latte, pur mantenendo un posto importante nell’alimentazione, cessa di essere l’alimento esclusivo in quanto non basta più a soddisfare tutte le esigenze nutritive del bambino. In questa fase, inoltre, lo sviluppo neuromuscolare è progredito e il bambino più deglutire cibi più consistenti: è pronto, insomma, per iniziare a scoprire nuovi sapori.
3 regole per uno svezzamento in serenità
1. Non avere fretta: i primi assaggi possono essere difficoltosi in quanto il bambino deve abituarsi a sapore, consistenza, temperatura diversi, oltre che a una nuova modalità di assumere il cibo. L’obiettivo iniziale è fargli prendere confidenza con la novità.
2. Un nuovo alimento per volta: i cibi devono essere proposti in maniera graduale. In questo modo il bambino si abitua a nuovi sapori e si possono al contempo rilevare eventuali reazioni. Ogni novità va sempre proposta e mai imposta.
3. Scegli alimenti sicuri: i cibi devono essere prima di tutto sicuri, digeribili e preparati in condizioni di igiene. Devono essere adatti all’età del bambino e cucinati secondo le indicazioni del pediatra.
Prima pappa: quale ricetta?
La prima pappa è solitamente composta da 150-200 grammi di brodo vegetale di verdure di stagione, 1 cucchiaio di passato di verdure, 20 grammi di crema di cereali (riso, mais e tapioca, semolino, ecc.), 10 grammi di carne omogeneizzata o liofilizzata, 1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva.
In questo modo si crea un pasto completo e bilanciato su quelle che sono le esigenze nutrizionali del bambino.
Frutta e verdura: quale scegliere per lo svezzamento?
I prodotti biologici si distinguono per l’assenza di pesticidi di sintesi nel metodo di coltivazione. Questo, tuttavia, non garantisce la loro assenza nel prodotto finale in quanto sono possibili contaminazioni causate, per esempio, da inquinamento ambientale e coltivazioni convenzionali adiacenti; è, altresì, possibile la presenza di contaminanti “naturali” quali microtossine e nitrati, il cui limite è regolato dalle stesse disposizioni di legge dei prodotti convenzionali e tarato sull’alimentazione dell’adulto.
Gli omogeneizzati sono per legge praticamente privi di pesticidi e con livelli di microtossine e nitrati inferiori ai limiti fissati per gli alimenti freschi.
Cosa sono gli omogeneizzati e i liofilizzati?
Si tratta di alimenti (carne, pesce, frutta, verdura) sottoposti a un processo tecnologico di frantumazione finissima che li rende di facile ingestione e digestione. Gli omogeneizzati sono cotti al vapore, confezionati in recipienti di vetro sottovuoto e sterilizzati. Non contengono conservanti o additivi, pesticidi e ormoni. Nitrati e microtossine sono a livelli molto bassi.
I liofilizzati sono prodotti con la medesima tecnica, ma si conservano grazie all’essiccamento finale del prodotto.
Svezzamento e allergie alimentari
Non è possibile stabilire con certezza quale sia il momento ideale per inserire nuovi alimenti nella dieta del lattante in relazione alla prevenzione delle allergie: l’introduzione ritardata dei cibi che possono far sviluppare un’allergia non ha ruolo preventivo.
Sappiamo, inoltre, che la cura adeguata della pelle del bambino con dermatite atopica costituisce un fattore di prevenzione per nuove sensibilizzazione allergiche nei confronti di allergeni sia alimentari sia inalanti.
Ricetta per lo svezzamento: riso con ricotta e zucca gialla
Ingredienti: 30 grammi di ricotta di vacca, 40 grammi di riso perlato cotto, 70 grammi di zucca gialla, 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva.
Preparazione:
Cuoci a vapore la zucca, fai bollire il riso in abbondante acqua senza sale. Frulla la zucca e amalgamala con la ricotta fresca e il riso bollito. Condisci con l’olio e proponi al tuo bambino una volta intiepidito.
Buon appetito ;-)