I benefici dello sport nella terza età

Sport e terza età: un binomio vincente che migliora lo stato di salute e allunga la vita. È questo il messaggio lanciato dal XV Congresso di Cardiogeriatria tenutosi nei giorni scorsi a Roma. Scopri di più!

Sport e terza età: binomio fondamentale per la salute

Mantenersi in movimento è uno dei principali mezzi per assicurarsi una vita lunga e in salute. Chi pratica con regolarità un’attività fisica di intensità moderata per 2,5/5 ore a settimana o vigorosa per 1.15/2.5 ore a settimana o un equivalente combinazione di entrambe, ottiene una riduzione della mortalità cardiovascolare e della mortalità per tutte le cause dell’ordine del 20-30% rispetto ai soggetti che conducono una vita più sedentaria. È uno i punti fermi emersi al Congresso di Cardiogeriatria, giunto alla XV edizione, svoltosi il 27 e 28 ottobre 2022. Stando agli studiosi, fare sport non solo previene la maggior parte dei disturbi cardiovascolari e cronico-degenerativi come la demenza di Alzheimer, ma permette una miglior conservazione dell’efficienza fisica, garantendo così di vivere a lungo in forma e in piena autonomia. Il declino della massa, della forza muscolare e delle capacità motorie che è stato a lungo considerato un corollario ineluttabile dell’invecchiamento, non si osserva, o è molto meno evidente, in chi continua a praticare sport anche nella terza età. A questo proposito, basti pensare che, dati alla mano, gli over 80 che praticano esercizi di resistenza hanno performance motorie equivalenti alla classe di età 50-54 anni.

I benefici sui soggetti fragili

I benefici della pratica dell’attività fisica non si esauriscono neanche se consideriamo le persone più anziane e fragili. Un recente studio pubblicato quest’anno sulla prestigiosa rivista British Medical Journal ha dimostrato che un programma di esercizi condotto su una popolazione di persone anziane fragili con sarcopenia è in grado di ridurre l’incidenza di disabilità motoria, nello specifico di percorrere a piedi 400 metri in autonomia.

La mobilità determinante anche in caso di ricovero

Mantenersi in movimento è fondamentale, nelle persone anziane, anche in occasione di ricoveri in ospedale o in strutture sanitarie. La scarsa mobilità durante il ricovero ospedaliero, infatti, comporta il rischio di declino funzionale, la perdita dell’autonomia personale e il maggior sviluppo di complicanze, determinando un risultato complessivo del ricovero più complesso.

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