Dal 24 al 30 aprile i giorni dedicati all’informazione sulle vaccinazioni
Anche quest’anno sarà celebrata in aprile, e in particolare tra il 24 e il 30, la settimana europea dedicata al tema dell’immunizzazione, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza sull’importanza dei vaccini come strumento di prevenzione nei confronti di importanti malattie le cui conseguenze possono rivelarsi serie quando non fatali.
La diffusione dei programmi di immunizzazione negli ultimi 30 anni ha consentito un considerevole calo di diverse patologie e delle loro più gravi complicanze: secondo l’OMS, infatti, le vaccinazioni prevengono ogni anno tra i 2 e i 3 milioni di decessi.
Alcune malattie sono addirittura diventate rare o poco conosciute, abbassando paradossalmente l’allerta sulla necessità di proteggersi attraverso la vaccinazione. La settimana europea, pertanto, si pone nell’ottica di ribadire l’importanza della prevenzione e di aumentare la copertura vaccinale con particolare riferimento alle popolazioni più vulnerabili, senza dimenticare che ben 650.000 dei 10,7 milioni di bambini che nascono ogni anno in Europa non ricevono una somministrazione completa di alcuni vaccini come quelli per la difterite, la pertosse e il tetano.
Per quanto riguarda l’Italia sono stati resi noti dal Ministero della Salute i dati sulle coperture vaccinali a 24 mesi d’età relative all’anno 2014: le CV nazionali contro poliomelite, tetano, difterite, epatite B e pertosse, che nel 2013 erano di poco superiori al 95% (valore minimo previsto dall’obiettivo del Piano nazionale prevenzione vaccinale 2012-2014), sono scese al di sotto di tale soglia. Inoltre anche i bambini vaccinati contro morbillo, parotite e rosolia sono scesi arrivando all’86%. Tale calo, unito alla generale tendenza peggiorativa dei dati nel tempo, è pericoloso perché fa venire meno la cosiddetta “immunità di gregge”: alcune persone, infatti, non possono vaccinarsi per particolari condizioni mediche o per allergie specifiche, perché hanno meno di 12 mesi, perché sono malati di HIV oppure ancora la loro risposta immunitaria a un vaccino sarebbe debole e inefficace. Per evitare il contagio la salute di queste persone dipende dal fatto che siano immuni tutti gli altri così da non diffondere malattie. Un livello di immunizzazione al di sotto del 90% rende la minoranza di persone che rifiuta i vaccini responsabile del possibile aumento di rischi per tutti.
Con lo slogan “Prevenire. Proteggere. Immunizzare” l’OMS riafferma con forza l’importanza della vaccinazione per prevenire le malattie e proteggere la vita, rivolgendosi tanto ai genitori quanto agli operatori e ai professionisti sanitari di ogni tipologia, fino ad arrivare ai decisori politici e ai media.
La settimana sarà infatti ricca di spettacoli ed eventi, campagne informative e conferenze stampa, sessioni di training e workshop, il tutto nell’ottica di incoraggiare una corretta informazione sulle tematiche dell’immunizzazione.
Per maggiori informazioni sulle iniziative nel corso della Settimana Europea per l’Immunizzazione ti consigliamo di consultare la pagina European Immunization Week 2016.
Per maggiori informazioni sui vaccini, invece, visita il sito Vaccinarsì che, anche attraverso i propri canali Facebook e Twitter, mantiene viva l’informazione sui vaccini, rispondendo a numerose domande relative ai vantaggi e ai rischi dell’immunizzazione.