Come prevenire e curare i sarcomi

I sarcomi sono un tipo di tumore che generalmente si sviluppa nei muscoli, nel tessuto sottocutaneo o in quello osseo. Interessano i tessuti di sostegno come i muscoli, le cartilagini, i vasi sanguigni e il tessuto adiposo e si suddividono in più di 80 sottotipi.

I sintomi

Nella maggioranza dei casi i sarcomi non causano sintomi particolari fino a quando la massa, crescendo di volume, provoca dolore o sintomi da compressione di organi o tessuti circostanti oppure è clinicamente evidente una tumefazione che tende ad aumentare. Quando i sarcomi dei tessuti molli si formano a livello degli arti, è più facile notare la presenza di rigonfiamenti che crescono nel giro di qualche settimana o di qualche mese al massimo. Quando, invece, si sviluppano nell’addome i sintomi possono essere molto più vaghi e aspecifici, come calo di peso, mancanza di appetito e stanchezza. In alcuni casi si nota un rigonfiamento addominale. In rari casi possono ostruire il passaggio delle feci provocando blocchi intestinali, indurre sanguinamenti dal tratto gastrointestinale o dare edemi degli arti inferiori.

Diagnosi

Una volta sospettata l’esistenza di una massa da investigare, il medico prescriverà un esame per immagini come l’ecografia, la TC o la risonanza magnetica. Nel caso in cui il radiologo ponga sospetto di sarcoma, il primo accertamento da fare è una biopsia, che in genere viene eseguita ambulatorialmente in anestesia locale.

Quanto sono diffusi

I sarcomi sono neoplasie rare. Esistono alcune forme di sarcoma più comuni, tipiche dell’età pediatrica come il rabdomiosarcoma che colpisce ogni anno 4-7 bambini su un milione sotto i 15 anni. Tra gli adulti, stando ai dati diffusi dall’AIRC, considerando tutti i sarcomi dei tessuti molli, vengono colpite circa 5 persone ogni 100.000, con un numero di pazienti che in Italia si aggira intorno a 3.500.

Come si curano i sarcomi

La cura dipende dal tipo di sarcoma, dal grado di aggressività e dalla sede in cui si sviluppa. E questo determina un possibile diverso atteggiamento terapeutico a seconda del tipo preciso di patologia in questione. È fondamentale avere una diagnosi istologica certa e ben definita per decidere quale ulteriore percorso diagnostico-terapeutico sia più adatto. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi supera il 90 per cento dei casi se la diagnosi è tempestiva.

Prevenzione

Non è possibile prevenire la formazione dei sarcomi, se non evitando di esporsi ai fattori di rischio noti. È possibile fare una diagnosi genetica delle sindromi ereditarie che predispongono alla malattia, ma solo qualora si abbia già avuto un caso in famiglia. Anche in questi casi, però, non è possibile, data la variabilità delle forme, fare screening precoci, se non attraverso un esame attento di eventuali rigonfiamenti o noduli che dovessero apparire sulla superficie corporea.

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