L’Italia insoddisfatta per i lunghi tempi di attesa
Una recente indagine svolta da Populus, compagnia specializzata in ricerche di mercato, per Incisive Health, ha messo in luce la percezione della sanità in Europa tra la popolazione di 6 paesi, tra i quali l’Italia.
In linea generale, mentre Francia, Germania, Spagna e Regno Unito si dicono orgogliose del proprio sistema sanitario, Italia e Polonia hanno manifestato una sostanziale insoddisfazione: tutti i Paesi, tuttavia, sono concordi nella sensazione che la sanità sia “strozzata” dalle eccessive politiche di austerità.
Punto cruciale tra tutti i lunghi tempi di attesa, su cui l’Italia risulta la nazione meno soddisfatta: solo il 34% degli intervistati, infatti, ha dato una valutazione positiva ai tempi di attesa per poter essere visitati dal proprio medico di base. E la situazione peggiora quando si parla di tempi ospedalieri, in merito ai quali solo il 14% degli intervistati si è dichiarato soddisfatto.
In questo panorama, peraltro, sappiamo che un numero crescente di italiani ha fatto ricorso alla sanità privata, pagando di tasca propria le prestazioni o, in alternativa, ha rinunciato alle cure. I fondi sanitari come FAB – Fondo Assistenza e Benessere presentano, tra gli altri, il vantaggio di potersi avvalere di efficienti specialisti in tempi rapidi, con una consistente riduzione dei costi di accesso ai servizi sanitari e livelli di assistenza più elevati. Una concreta risposta, insomma, alla necessità di una sanità più sostenibile nel nostro Paese.
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Tra le sfide principali che devono essere affrontate dai sistemi sanitari nazionali, secondo i cittadini europei, la riduzione dei fondi, la diminuzione del personale e, appunto, i tempi di attesa. In tutti i Paesi, infatti, solo una minoranza delle persone ritiene che la spesa a favore della salute sia sufficiente: tuttavia in pochi sarebbero disponibili a recarsi all’estero per ricevere trattamenti migliori. La maggior parte degli europei, infine, ritiene che tutti dovrebbero avere un uguale accesso ai medicinali indipendentemente da dove vivono.