Resistenza agli antibiotici: cosa sapere
Lo sviluppo e l’impiego degli antibiotici, a partire dalla seconda metà del XX secolo, ha rivoluzionato l’approccio al trattamento e alla prevenzione delle malattie infettive e delle infezioni permettendo l’evoluzione della medicina moderna. Tuttavia, l’antibiotico-resistenza, sempre più crescente, rischia di rendere vane queste conquiste. Scopri di più!
Che cos’è l’antibiotico resistenza
Gli antibiotici sono tra i farmaci più importanti al mondo e preservarne l’efficacia è fondamentale per mantenere le persone in salute. Tuttavia, una quota consistente di antibiotici viene prescritta anche quando non è efficace, in caso di infezioni virali o batteriche autolimitanti. Questa abitudine comporta lo sviluppo di batteri “resistenti” e riduce l’efficacia dei farmaci, portando all’antibiotico-resistenza, che ogni giorno causa la morte di circa 100 persone in Europa e più di 11mila l’anno nel nostro Paese. L’antibiotico resistenza (AMR, Antimicrobial resistance) oggi è uno dei principali problemi di sanità pubblica a livello mondiale con importanti implicazioni sia dal punto di vista clinico (aumento della morbilità, della mortalità, dei giorni di ricovero, possibilità di sviluppo di complicanze, possibilità di epidemie), sia in termini di ricaduta economica per il costo aggiuntivo richiesto per l’impiego di farmaci e di procedure più onerose, per l’allungamento delle degenze in ospedale e per eventuali invalidità.
Come affrontare la resistenza agli antibiotici?
Sono state identificate tre strategie principali per affrontare la resistenza agli antibiotici:
- L’uso prudente di antibiotici è il punto chiave per prevenire l’insorgere e la diffusione della resistenza. Infatti, la resistenza agli antibiotici segnalata in Italia e in Europa è direttamente collegata all’uso eccessivo e improprio di antibiotici
- L’attuazione di buone pratiche di controllo delle infezioni, compresa per il settore umano l’igiene delle mani, nonché lo screening e l’isolamento dei pazienti infetti/colonizzati negli ospedali, sono importanti al fine di prevenire la diffusione dei batteri resistenti
- Promuovere lo sviluppo di nuovi antibiotici con nuovi meccanismi d’azione è essenziale, poiché la resistenza si sviluppa comunque inevitabilmente nel tempo.
Quando assumere gli antibiotici?
Gli antibiotici sono medicinali efficaci esclusivamente nel contrastare le malattie causate da batteri. Non sono utili, invece, per curare infezioni virali, come ad esempio il raffreddore o l’influenza. Le persone dovrebbero assumere antibiotici solo dopo valutazione da parte di un medico. Non sono, infatti, medicinali per automedicazione e, in farmacia, possono essere venduti esclusivamente dietro presentazione di ricetta medica. Una volta acquistato il farmaco, è indispensabile seguire scrupolosamente le indicazioni del medico prescrittore riguardo a dosaggio, modi e durata della terapia. Infatti, ogni antibiotico è specifico per curare solo determinate malattie batteriche. Anche nel settore veterinario, è necessario evitare il “fai da te” e attenersi scrupolosamente al dosaggio e alla durata del trattamento antibiotico prescritto dal medico veterinario, e lavarsi le mani prima e dopo il contatto con un animale o il mangime.