Acqua, elisir di salute: lo studio dei National Institutes of Health USA
Una buona idratazione è segreto per invecchiare bene e in salute come dimostra lo studio dei National Institutes of Health USA pubblicato su eBioMedicine di Lancet. Ma quanta acqua bisogna bere al giorno?
Lo studio
I ricercatori dei National Institutes of Health USA hanno analizzato i legami tra i livelli di sodio nel sangue, che aumentano quando l’assunzione di liquidi diminuisce, e vari indicatori di salute. Dall’analisi, pubblicata su eBioMedicine di Lancet, è emerso che chi da adulto si idrata male o poco è più esposto alla probabilità di sviluppare condizioni croniche e mostrare segni tangibili di invecchiamento avanzato rispetto a quelli con livelli di sodio nella fascia media. I ricercatori hanno valutato le informazioni che i partecipanti hanno condiviso durante cinque visite mediche, le prime due quando avevano 50 anni e l’ultima quando avevano tra i 70 e i 90 anni. Hanno quindi valutato la correlazione tra i livelli di sodio e l’invecchiamento biologico, valutato attraverso 15 marcatori di salute, fattori come la pressione del sangue, il colesterolo e la glicemia, che fornivano indicazioni sul funzionamento del sistema cardiovascolare, respiratorio, metabolico, renale e immunitario di ogni persona. Hanno scoperto che gli adulti con livelli più elevati di sodio nel sangue mostravano con maggiore probabilità segni di invecchiamento biologico più rapido e avevano un rischio dal 15 al 50% più alto di presentare una età biologica superiore a quella anagrafica. Inoltre, presentavano un aumento del 21% del rischio di morte prematura rispetto a chi aveva quantità di sodio nella norma. Infine, avevano un rischio fino al 64% maggiore di sviluppare malattie croniche come l’insufficienza cardiaca, l’ictus, la fibrillazione atriale e le malattie delle arterie periferiche, oltre a malattie polmonari croniche, diabete e demenza. Al contrario, gli adulti con livelli più bassi di sodio nel sangue avevano il rischio più basso di malattie croniche.
Quanta acqua bere al giorno
L’acqua è il principale costituente del corpo umano e rappresenta circa il 60% del peso corporeo nei maschi adulti, dal 50 al 55% nelle femmine (caratterizzate da una maggiore percentuale di grasso corporeo rispetto ai maschi), e fino al 75% in un neonato. In funzione delle sue peculiari proprietà, è coinvolta in quasi tutte le funzioni del corpo umano: agisce nell’organismo come solvente di composti inorganici e organici, favorisce la dissociazione degli elettroliti, funziona da liquido termostatico con capacità termoregolatrici, consente lo svolgimento delle trasformazioni metaboliche, costituisce il reagente di innumerevoli trasformazioni del chimismo cellulare, come reazioni enzimatiche e ossidazione biologica. Quanta acqua bisogna bere al giorno? La quantità è abbastanza variabile a seconda dell’ambiente di vita, del regime di lavoro e attività, del tipo di alimentazione e degli stili di vita. Il gruppo di esperti scientifici dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (European Food Safety Authority, EFSA) sui prodotti dietetici, l’alimentazione e le allergie, ha definito i valori dietetici di riferimento che considerano l’acqua assunta complessivamente, sia mediante consumo diretto sia attraverso alimenti e bevande di ogni genere, in condizioni di moderate temperature ambientali e medi livelli di attività fisica.
- neonati sino a sei mesi di vita: 100 mL/kg al giorno,
- bambini:
- tra 6 mesi e un anno di età: 800-1000 mL/giorno,
- tra 1 e 3 anni di vita: 1100-1300 mL/giorno,
- tra i 4 e gli 8 anni di età: 1600 mL/giorno;
- tra i 9 e i 13 anni: 2100 mL/giorno per i bambini e 1900 mL/giorno per le bambine;
- adolescenti, adulti e anziani: femmine 2 L/giorno; maschi 2,5 L/giorno.
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