Partita nel 2007 dal suo paese d’origine, la Romania, e arrivata in Italia con il desidero di correre, Alina Alexandra Simion ha realizzato il suo sogno due anni fa, ad Asti, grazie a una protesi all’avanguardia realizzata da LOA – Laboratorio Ortopedico Astigiano e sponsorizzata da Fab – Fondo Assistenza e Benessere.

Alina ha subito l’amputazione di un piede a soli 11 mesi a causa di una malformazione congenita. Da sempre amante dello sport, la protesi che oggi le consente di praticarlo come velocista per la società Team Atletico-Mercurio Novara è stata personalizzata sulla base delle sue caratteristiche fisiche, costruita inizialmente per un percorso da atleta “principiante”, adattata quindi nel tempo alle mutevoli esigenze e sempre messa a punto per ottenere la massima resa e le migliori performance.

La realizzazione di una protesi è un lavoro altamente specializzato e costoso, la cui spesa non viene coperta dal Sistema Sanitario Nazionale. Infatti se la disabilità è dovuta a una causa non lavorativa, come una malattia o un incidente, il SSN fornisce solo protesi elencate nel “Nomenclatore Tariffario” che non viene aggiornato da quasi 20 anni. Ciò significa che, spesso, chi perde un arto si ritrova con ausili superati e non idonei a raggiungere la mobilità cui avrebbe diritto, né tanto meno adatti ad un uso sportivo. Con la proposta dei nuovi LEA potrebbero esserci alcuni cambiamenti in materia che, però, al momento non sono ancora attivi.

Fab, che opera senza scopo di lucro ispirandosi ai principi della solidarietà e della mutualità sociale, collabora quotidianamente con LOA per offrire servizi di prevenzione e assistenza ai propri associati e, in questa particolare circostanza, ha sostenuto Alina nel suo percorso.
Ecco un video che racconta la sua storia.