Attività fisica e prevenzione

La prevenzione è la migliore arma per difendere la salute non soltanto nella fase che precede l’insorgenza della malattia (prevenzione primaria), ma anche quando la malattia è già presente (prevenzione secondaria e terziaria). Scopri di più!

Prevenzione terziaria, di cosa si tratta?

Per prevenzione si intende quell’insieme di attività, azioni e interventi che mirano a ridurre la morbilità, la mortalità e gli effetti dovuti a determinati fattori di rischio e a una certa patologia, promuovendo la salute dell’individuo e della collettività. Esistono tre livelli di prevenzione: primaria, secondaria e terziaria. Nella prevenzione terziaria, una malattia pregressa, di solito cronica, viene trattata allo scopo di prevenire complicanze o ulteriori danni che potrebbe causare. Ad esempio, nel caso di tumori, si intende la prevenzione delle cosiddette recidive (o ricadute) o delle eventuali metastasi dopo che la malattia è stata curata con la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia o tutte e tre insieme.

Lo studio

La prevenzione è un dovere di tutti: ciascun individuo deve avere cura di condurre uno stile di vita sano, primo strumento per difendere la propria salute. Ciò vale a maggior ragione se il cancro ha già bussato alla porta in passato. Uno studio condotto in Canada su oltre 1500 ex pazienti, e diffuso dalla LILTLega Italiana per la Lotta contro i Tumori, ha osservato che, in un tempo di circa quattro anni, i soggetti con la vita più sedentaria hanno sviluppato un rischio maggiore di mortalità, sia per cancro sia per diverse altre patologie. In molti di questi soggetti, la quasi nulla attività fisica settimanale era associata anche alla pessima abitudine di rimanere seduti oltre le 8 ore al giorno, un binomio che alla lunga, purtroppo, è divenuto letale per 293 delle persone prese in esame.

L’importanza dell’attività fisica

La consuetudine a rimanere molto tempo seduti è comune a moltissime persone, basti pensare a quanti svolgono ogni giorno lavori d’ufficio. Come suggeriscono le linee guida della LILT, le occasioni di movimento in questo caso vanno create: parcheggiare più lontano dal luogo di lavoro, lasciare ogni due ore la scrivania per fare due passi, preferire le scale all’ascensore ecc. Anche lo sport, se non appassiona, può essere sostituito con altre attività altrettanto benefiche, come il giardinaggio, le passeggiate, o ancora le pulizie di casa o il gioco all’aperto con i propri figli: tutto va bene purché ci muoviamo di più. Infatti, le persone fisicamente attive hanno un’aspettativa di vita superiore di oltre 6 anni rispetto ai cosiddetti sedentari. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità bastano 30 minuti al giorno di attività fisica moderata, corrispondenti più o meno a 10.000 passi per ottenere benefici per la salute.

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