Come educare i bambini a una sana alimentazione
L’obesità infantile regala all’Italia un primato del quale si farebbe volentieri a meno: ben il 20,9% dei nostri bambini, infatti, risulta in sovrappeso e il 9,8% obeso.
La buona notizia è che i numeri sono in calo: non di meno restano elevati i livelli di eccesso ponderale, specialmente nelle regioni del sud e del centro.
E l’emergenza non è solo italiana: Irlanda, Svezia, Grecia, Austria e Spagna sono tra le nazioni più “nutrite”, che dovrebbero quanto prima adottare misure efficaci di prevenzione volte a favorire l’educazione alimentare.
Gli unici paesi in controtendenza sono gli Stati Uniti, dove l’arresto del tasso di obesità sembra legato in primo luogo alla forte campagna anti cibo-spazzatura intrapresa da molti organi di stampa e appoggiata da Michelle Obama, e l’Olanda. Il governo danese e quello ungherese, invece, si sono mossi tra i primi con politiche volte a tassare gli alimenti troppo ricchi di grassi e zuccheri, per disincentivarne il consumo.
Ma quali sono le cause di questa pericolosa tendenza? E, soprattutto, quali le conseguenze e gli strumenti più efficaci per invertire la rotta? Prosegui nella lettura e lo scoprirai ;)
Le principali cause di obesità nei bambini
1. Le abitudini alimentari
In Italia, secondo i dati rilevati dal progetto del Sistema di Sorveglianza Nazionale “Okkio alla Salute”, promosso dal Ministero della Sanità e dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, l’8% dei bambini non fa colazione, il 31% la fa sbilanciata in termini di carboidrati e proteine, il 52% consuma una merenda di metà mattina eccessivamente calorica. I bambini, inoltre, mangiano tendenzialmente poca frutta e verdura mentre consumano molte bevande zuccherate e gassate.
2. La sedentarietà
I bambini che trascorrono tante ore davanti al pc, alla televisione e ai videogiochi, che si muovono per lo più in auto e che, in generale, adottano uno stile di vita sedentario sono i più predisposti all’obesità e al sovrappeso.
È sufficiente proporre giochi di movimento, spostarsi a piedi o in bicicletta (oppure parcheggiare la macchina a una piccola distanza dalla meta), giocare all’aria aperta (anche quando fa freddo!), farsi aiutare con le faccende domestiche, portare a spasso il proprio cane, cogliere l’occasione per fare una gita in campagna dove fare lunghe passeggiate e giocare a palla. Le idee sono tante, tutte molto semplici e assolutamente “low cost”. I benefici sono garantiti :)
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3. La percezione dei genitori
Lo stato ponderale dei propri figli è notoriamente sottostimato dai genitori: in particolare tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi il 38% ritiene che il proprio figlio sia sotto-normopeso, e solo il 29% pensa che la quantità di cibo da lui assunta sia eccessiva.
Conseguenze dell’obesità infantile
1.Disturbi polmonari (affaticabilità nel respiro, apnea notturna, asma)
2. Disturbi ortopedici dovuti all’eccessivo carico meccanico di ossa e articolazioni (piedi piatti, varismo, dolori articolati, maggior rischio di distorsioni e fratture)
3. Maggiore esposizione a patologie cardiocircolatorie (ipertensione arteriosa, colesterolo)
4. Maggiore esposizione a patologie endocrine (diabete di tipo 2, ipersurrenalismo)
5. Anomalie mestruali, menarca anticipati e policistosi ovarica nelle ragazze / tardo sviluppo dei ragazzi
6. Maggiore esposizione a patologie gastroenteriche (disturbi alimentari, colelitiasi, steatosi epatica, tumori del tratto gastroenterico)
7. Disagio psicologico (vergogna, rifiuto del proprio aspetto fisico, insicurezza, isolamento)
Come prevenire il sovrappeso
Oltre a educare a uno stile di vita attivo e a un’alimentazione corretta, ecco altri suggerimenti utili a prevenire l’obesità infantile:
1. Abitudine a 5 pasti regolari: colazione, pranzo e cena intervallati da due spuntini per evitare “buchi” allo stomaco e abituarsi a non mangiare fuori orario. I pasti devono essere nutrienti, ma leggeri e sempre equilibrati
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2. Non premiare il bambino con il cibo, specialmente con prodotti dolci o ricchi di grassi, e non presentare il cibo come qualcosa di “speciale”
3. Non forzare il bambino a mangiare: questo può generare in lui un rapporto distorto col cibo
4. Rispettare i ritmi del sonno per evitare l’instaurarsi di abitudini scorrette, come la sindrome dell’alimentazione notturna
5. Dare il buon esempio: i primi a mangiare in maniera corretta devono essere i genitori, principale punto di riferimento per il bambino
6. Rendere il momento dei pasti quanto più piacevole e sereno
7. Insegnare al bambino a mangiare lentamente, in modo tale che abbia il tempo per avvertire il senso di sazietà
8. Evitare di porre troppi restrizioni al bambino se la sua condizione è quella di sovrappeso a fronte però di un’alimentazione sana e uno stile di vita attivo
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