Tutte le novità del Piano per le Vaccinazioni 2017-2019
Il Piano Nazionale Vaccini 2017-2019, approvato il mese scorso in Conferenza Stato-Regioni, amplia notevolmente le vaccinazioni che saranno offerte in forma gratuita ai cittadini da parte del Sistema Sanitario Nazionale: il focus è sulle fasce di età più a rischio, come anziani e bambini, ma emerge anche un’attenzione particolare alla promozione degli interventi vaccinali tra la popolazione attraverso la diffusione di un’informazione corretta, indipendente e trasparente.
Nelle righe che seguono potrai approfondire gli obiettivi e tutte le principali novità introdotte dal piano: prosegui nella lettura!
Piano vaccinale 2017-2019: quali nuove vaccinazioni?
Il Piano inserisce nuove vaccinazioni gratuite per tre categorie di persone.
• Bambini: nel primo anno di vita vengono introdotte le vaccinazioni contro il meningococco di tipo b (responsabile della meningite) e il rotavirus (responsabile di forti gastroenteriti); nel secondo anno, dai 13 ai 15 mesi, è invece possibile effettuare il vaccino contro la varicella.
• Adolescenti: viene esteso anche ai ragazzi il vaccino contro il papilloma virus (responsabile del tumore della cervice dell’utero e della bocca), attualmente erogato in forma gratuita solo tra la popolazione femminile. Gli adolescenti possono anche sottoporsi al vaccino tetravalente del meningococco ceppi A, C, Y e W.
• Anziani: diventa gratuito il vaccino contro l’herpes zoster (responsabile di dolorose eruzioni cutanee e nevralgia). È previsto inoltre il vaccino contro lo pneumococco (favorendo la protezione contro polmonite e meningite).
Gli 11 obiettivi del Piano Nazionale Vaccini
1. Mantenere l’attuale stato “polio-free”
2. Raggiungere lo stato “morbillo-free” e “rosolia-free”
3. Garantire l’offerta attiva gratuita delle vaccinazioni nelle fasce di età e nelle popolazioni considerate a rischio
4. Aumentare l’adesione consapevole alle vaccinazioni da parte della popolazione, anche attraverso il lancio di campagne di vaccinazione
5. Contrastare le disuguaglianze attraverso la promozione di interventi vaccinali presso gruppi marginalizzati o più vulnerabili
6. Completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali tra di loro e con altre basi di dati
7. Migliorare la sorveglianza delle malattie prevedibili grazie ai vaccini
8. Promuovere una vera e propria cultura delle vaccinazioni, sia presso la popolazione generale che tra gli operatori sanitari
9. Sostenere tra gli operatori sanitari la piena adesione alle finalità di tutela della salute collettiva che si realizza attraverso i programmi vaccinali, con sanzioni previste in caso di inadempienza
10. Attivare un percorso di revisione e standardizzazione dei criteri per l’individuazione del nesso di causalità ai fini del riconoscimento dell’indennizzo per i danneggiati da vaccinazione, con il coinvolgimento delle altre istituzioni competenti
11. Favorire la ricerca e l’informazione scientifica indipendente sui vaccini