Perché vaccinarsi è importante? Una campagna per promuovere la sicurezza e l’efficacia dell’immunizzazione

Anche quest’anno torna la Settimana Europea dell’Immunizzazione, nelle giornate dal 24 al 30 aprile, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza circa l’importanza delle vaccinazioni nell’arco dell’intera vita, e del ruolo cruciale che queste rivestono nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: si tratta, infatti, di un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Tra gli obiettivi delineati anche quelli che riguardano la Salute e il Benessere della popolazione a livello globale.

La campagna 2017, lanciata a partire dallo slogan/hashtag #VaccinesWork, si focalizza sull’efficacia delle vaccinazioni e su quanto queste siano fondamentali in ogni fase della vita.
L’immunizzazione, infatti, è oggi ampiamente riconosciuta come uno degli strumenti al contempo più sicuri, efficaci e convenienti nel salvaguardare ed innalzare il livello di salute della popolazione mondiale.
Se annualmente 116 milioni di bambini sono vaccinati, ne restano 19,4 ai quali mancano i vaccini fondamentali. Grazie ai vaccini vengono evitati circa 2/3 milioni di decessi all’anno, e aumentare il livello globale di copertura consentirebbe di salvare altri 1,5 milioni di vite.

La campagna, inoltre, non parla solo di numeri, ma affronta anche alcuni luoghi comuni sui vaccini e al contempo sottolinea molti aspetti della loro efficacia spesso sottovalutati. Ecco quali.

5 dati di fatto sulle Vaccinazioni

1. I vaccini sono sicuri e senza rischi
I vaccini sono rigorosamente testati prima che vengano approvati, e costantemente monitorati nel corso del loro utilizzo. Nel raro caso in cui possa manifestarsi un serio effetto collaterale questo viene immediatamente approfondito.
2. I vaccini prevengono malattie potenzialmente letali
I vaccini proteggono i bambini da malattie quali difterite, morbillo, parotite e pertosse: non essere immuni significa che adulti e bambini rischiano di contrarre queste e altre malattie, con le loro possibili complicazioni che possono anche causare la morte.
3. I Vaccini possono fornire un’immunità migliore dell’infezione naturale
La risposta immunitaria ai vaccini è simile a quella scatenata dalle infezioni naturali, ma meno rischiosa. Per esempio: l’infezione naturale può condurre ad handicap nel caso in cui si contragga l’Hib (Haemophilus Influenzae tipo B) o a paralisi irreversibile in caso di poliomielite.
4. I vaccini combinati sono sicuri e vantaggiosi
Effettuare più vaccinazioni in un’unica occasione non ha effetti negativi sul sistema immunitario del bambino; riduce suo il malessere e consente di risparmiare tempo e denaro. Basti pensare, poi, che i bambini sono esposti a maggiori antigeni quando contraggono un comune raffreddore che quando sono sottoposti a vaccinazione combinata.
5. Se fermiamo le vaccinazioni le malattie ricominciano a diffondersi
Quando le persone non sono vaccinate le malattie infettive che sono diventate ormai poco comuni ricompaiono velocemente. Questo nonostante le migliori condizioni igieniche e l’accesso all’acqua purificata che, da soli, non impediscono alle malattie di diffondersi.

Perché vaccinarsi?

Quando i livelli di immunizzazione sono più alti è garantita una più ampia copertura dell’intera comunità, inclusi i bambini troppo piccoli per essere vaccinati, gli anziani ad alto rischio, e le persone che per diversi motivi hanno le difese immunitarie molto basse.
Le vaccinazioni, quindi, favoriscono la salute del singolo e dell’intera comunità.