Come prevenire e trattare la pediculosi
La pediculosi è un’infestazione causata dal pidocchio del capo. Si tratta di una parassitosi che colpisce in particolare i bambini in età scolare: come prevenirla e limitarla?
Che cos’è la pediculosi?
La pediculosi del capo è un’infestazione frequente nelle scuole, nelle colonie e negli altri ambienti e situazioni in cui ci sono molte possibilità di contatto tra le persone. Si manifesta principalmente con due sintomi: arrossamento cutaneo, soprattutto nella zona delle orecchie e sulla nuca, e prurito al cuoio capelluto che compare solo qualche settimana dopo le prime punture perché la saliva dei pidocchi contiene anche un anestetizzante. Con il passare del tempo si sviluppa una reazione allergica associata e a volte ingrossamento dei linfonodi.
Quali sono le cause della pediculosi?
Il contagio dei pidocchi avviene attraverso il contatto stretto con una persona che ne è affetta, il contatto con indumenti o biancheria da letto infestati, l’uso promiscuo di effetti personali quali pettini, spazzole per capelli e asciugamani. Contrariamente a quanto spesso si crede, occorre sfatare il mito secondo cui la pediculosi sia legata alla scarsa igiene. Inoltre, è bene tenere presente che i pidocchi che infestano gli animali domestici non possono trasmettersi all’uomo e viceversa, poiché ogni specie animale è colpita dalla sua specifica tipologia di pidocchio.
Prevenzione
Le infestazioni con i pidocchi del capo sono molto diffuse, specialmente nelle scuole dell’infanzia. Per limitare la probabilità di contagio è bene evitare lo scambio di effetti personali come pettini, cappelli e indumenti, oltre a effettuare un controllo periodico e frequente del cuoio capelluto per identificare rapidamente le infestazioni. Occorre tenere presente che i pidocchi non sopravvivono a lungo (non più di un giorno) al di fuori del corpo umano.
Come trattare i pidocchi del capo
Nel caso ci si accorga che un bambino, o un altro componente della famiglia, sia infestato dai pidocchi occorre controllare che non siano stati contagiati anche tutti gli altri membri del nucleo familiare. In caso affermativo, è necessario che tutti inizino lo stesso giorno il trattamento, per evitare che si ritrasmettano i pidocchi l’uno con l’altro. Esistono in commercio numerosi prodotti insetticidi: polveri da applicare sulla superficie della cute o degli indumenti, shampoo, lozioni o spray. La maggior parte è a base di estratto di piretro o piretroidi di sintesi, come la tretrametrina, molto efficaci. Il pettine di acciaio a denti fitti è molto utile per rimuovere le uova e i parassiti uccisi. Alcuni prodotti prevedono un ciclo supplementare a distanza di qualche giorno, utile soprattutto per eliminare le uova che, se sopravvissute, potrebbero innescare una nuova infestazione. Inoltre, è utile disinfettare le lenzuola e gli abiti, lavandoli in acqua a 60°C o a secco (in particolare i cappelli, cuffie o fasce per la testa), oppure lasciare gli abiti all’aria aperta per 48 ore. Oggetti o giocattoli devono essere lasciati all’aria aperta o conservati al chiuso per 2 settimane. Pettini, spazzole e fermagli devono essere lavati e disinfettati accuratamente immergendoli in acqua molto calda per almeno 10 minuti.
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