Il pannolino in estate può compromettere la pelle del neonato che, soprattutto nei primi mesi di vita, è estremamente delicata. Con l’innalzarsi delle temperature, infatti, raddoppia il rischio di irritazioni e dermatiti dovute allo sfregamento da pannolino che causano arrossamenti con piccole papule, aree desquamate o erose, che riguardano l’inguine, i genitali e i glutei.
Che cos’è la dermatite da pannolino
La dermatite da pannolino è un’infiammazione dovuta a determinate sostanze contenute nell’urina o nelle feci che irritano la pelle. L’umidità e la frizione generata dal pannolino portano alla macerazione della cute, rendendola più vulnerabile alla penetrazione di microrganismi e sostanze irritanti. Il pannolino è fatto in parte di plastica e quando la temperatura esterna è molto alta, come succede in estate, il rischio dell’insorgenza di dermatiti raddoppia. In alcuni casi, la dermatite può aggravarsi e si possono avere delle sovra-infezioni batteriche e fungine, come quelle da Staphylococcus aureus o da Candida auris.
Pannolino in estate: il decalogo salva bebè della Simpe
In vista dell’aumento delle temperature, gli esperti della Società Italiana Medici Pediatri hanno realizzato un decalogo salva-bebè dedicato alla prevenzione delle dermatiti da pannolino.
- “Spannolinare” il bambino se ci si rende conto che è il momento giusto, cioè nel momento in cui il piccolo impara a capire quando la vescica è piena e a far partire la contrazione del muscolo vescicale. Di solito il momento giusto coincide con i 2 anni per le femminucce e i 3 anni per i maschietti.
- Aumentare la frequenza del cambio pannolino per evitare che la cute delicata coperta rimanga per troppo tempo umida e a contatto con urina e sudore.
- Non abusare delle salviette umidificanti e preferire l’utilizzo di acqua tiepida e un detergente delicato per pulire e/o rinfrescare i genitali.
- Dopo il lavaggio, evitare di strofinare l’area per asciugarla, ma tamponarla con un asciugamano morbido.
- La fase dell‘asciugatura è tanto importante quanto quella del lavaggio: prima di rimettere il pannolino è bene assicurarsi che sederino e genitali siano ben asciutti. Lasciare l’area umida favorisce le irritazioni e la proliferazione di microrganismi infettivi.
- Aumentare frequenza e la dose di applicazioni di creme lenitive, quella a base di estratto di grano può servire anche a questo scopo, in modo da creare un leggerissimo velo per proteggere la pelle dall’acidità della pipì.
- Prevedere brevi o lunghe pause senza pannolino. L’estate è la stagione giusta per farlo: per i bambini molto piccoli basta anche lasciare libera l’area dei genitali anche solo 15 minuti, per i più grandi si può osare di più.
- Se le irritazioni e le dermatiti sono molto frequenti è bene provare a cambiare tipo e/o marca del pannolino per verificare se il problema dipende o meno dal prodotto utilizzato.
- Se arrossamento e irritazione non migliorano nel giro di due-tre giorni occorre consultare il pediatra: potrebbero essere in corso infezioni e il medico indicherà i trattamenti migliori.
- È da evitare, invece, il fai da te, in particolare l’utilizzo di creme a base di corticosteroidi, perché possono dare effetti collaterali.