Ossa indebolite? Ecco le cause e i possibili rimedi
L’osteoporosi è una malattia che riguarda le ossa e che provoca un loro progressivo indebolimento: diventa quindi più alto il rischio di possibili fratture, specialmente alla colonna vertebrale, polso, caviglia e femore.
Ciò può avvenire a causa di semplici cadute e traumi non gravi: se l’osteoporosi è avanzata, addirittura, a seguito di starnuti o colpi di tosse.
Si stima che in Italia l’osteoporosi colpisca circa 5 milioni di persone, e questi numeri sono in continua crescita, soprattutto in relazione all’aumento dell’aspettativa di vita.
Per questo è bene conoscere le caratteristiche, le modalità di cura e di prevenzione di questa problematica. Te ne parleremo nelle righe che seguono: prosegui nella lettura!
Osteoporosi: quali sintomi?
I sintomi dell’osteoporosi non si manifestano, generalmente, nelle prime fasi, ma quando le ossa iniziano già ad essere indebolite: è importante, dunque, saper riconoscere i campanelli d’allarme, in modo tale da poter affrontare la situazione in maniera tempestiva.
Tra i più comuni il mal di schiena, la postura che diventa più curva, una maggiore predisposizione alle fratture e la comparsa di dolori che possono diventare cronici.
A che cosa è dovuta l’osetoporosi?
Sono diversi i fattori che predispongono alla comparsa di osteoporosi, che si manifesta con più frequenza con l’avanzamento dell’età e tra le donne.
L’arrivo della menopausa, per esempio, può portare all’insorgere di questa problematica, che si verifica più spesso anche in caso di eccessiva magrezza e ridotta massa ossea.
La familiarità gioca un ruolo importante: si pensa che il 60% della massa ossea sia determinato dai geni, e il 40% da fattori ambientali, per questo prendersi cura del proprio stile di vita è fondamentale nel prevenire e affrontare la malattia.
Praticare regolare attività fisica e seguire una dieta sana è di primaria importanza per mantenere le ossa in buona salute, così come eliminare o ridurre drasticamente il consumo di alcool, caffeina e sigarette.
La presenza di malattie endocrine e problematiche di malassorbimento intestinale sono altresì fattori di rischio.
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Come mantenere le ossa in buona salute?
La prima regola è quella di monitorare lo stato di salute delle proprie ossa attraverso check up e visite periodiche.
Adottare uno stile di vita attivo e seguire una dieta equilibrata favorisce il benessere dell’organismo nel suo complesso, e dell’apparato scheletrico in particolare.
L’alimentazione non deve essere carente di calcio e vitamina D: il primo è presente, oltre che nel latte, anche in broccoli, arance, mandorle, cavoli, carciofi, arachidi, noci, pistacchi, nocciole, fichi secchi e spinaci, soia e derivati; mentre la vitamina D si assorbe principalmente grazie all’esposizione alla luce del sole, ma è presente anche in alcuni alimenti come il tuorlo d’uovo.
Contro la credenza comune, tuttavia, è bene specificare che se la carenza di calcio è dannosa, un suo eccesso può rivelarsi inutile o addirittura dannoso.
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Osteoporosi: quali possibili cure?
L’osteoporosi viene trattata attraverso l’assunzione di farmaci specifici che sono volti a rallentare il decadimento osseo: bifosfonati, per aumentare densità ossea, raloxifene, per metabolismo osseo, ed estrogeni, da assumere sempre sotto stretto controllo del medico.
Nei casi di osteoporosi più avanzata può essere necessario sottoporsi ad intervento chirurgico.