La rivoluzione verde

Non sono semplicemente un fenomeno di costume, ma una vera e propria tendenza. Stiamo parlando degli orti urbani, spazi verdi di proprietà delle amministrazioni comunali che vengono assegnati in affitto ai cittadini per la coltivazione di fiori, frutta e ortaggi. Triplicati nel giro di pochi anni, gli orti urbani rappresentano un modo per guadagnarsi qualche ora a settimana di vita all’aria aperta senza rinunciare al proprio lavoro e per adottare aree periferiche, spesso zone di transizione tra la città e la campagna, a rischio di speculazione edilizia. Che cosa sono davvero gli orti urbani? Prosegui nella lettura per saperne di più.

Cosa sono gli orti urbani

Gli orti urbani sono la risposta concreta al concetto di bene comune. Innanzitutto, rappresentano una scelta urbanistica, volta alla riqualificazione urbana delle città e a favorire la cultura del verde e dell’agricoltura tra i cittadini. Gli orti urbani, infatti, promuovono metodi di coltivazione sostenibile, combattono lo spreco di cibo e diffondono circuiti virtuosi di economia solidale, come il consumo a Km zero di prodotti della terra, con evidenti benefici per la salute e l’economia familiare. Gli orti urbani, inoltre, stimolano attività di educazione ambientale e contribuiscono alla crescita delle relazioni sociali, dal centro alla periferia. 

Gli orti urbani in Italia

Il progetto nazionale “Orti Urbani” definisce una modalità comune di impiantamento e conservazione dell’orto, sottolineando l’importanza di recuperare specie in via di estinzione e coltivare prodotti di uso comune con metodi scientifici. Tra le città che più hanno promosso lo sviluppo dell’agricoltura nel territorio urbano c’è Torino, con i suoi oltre 2 milioni di metri quadrati di orti urbani e aree agricole. Questa tendenza, volta a promuovere l’attenzione per l’ambiente, il mangiare sano e il benessere generale, si sta diffondendo anche grazie alla partecipazione di gruppi organizzati come classi scolastiche e centri giovanili, gruppi informali, associazioni di cittadini,  cooperative sociali e agricole. Bologna è la città con più orti urbani d’Italia e ospita anche il più grande orto urbano del Paese, con una superficie di 47 ettari pari a più di 50 volte la celebre Piazza Maggiore. E come non ricordare il centralissimo Community Garden di Firenze, situato in zona Borgo Pitti, o l’orto urbano di Roma, tra la via Salaria e la ferrovia, e i centinaia di appezzamenti nel quartiere Barona di Milano dove sono tante le famiglie in lista d’attesa per aspettare che si liberi un posto.