Che cos’è la Mindfulness e come può aiutarti a ritrovare l’equilibrio

“Mindfulness” è un processo che coltiva la capacità di portare l’attenzione al momento presente, con consapevolezza e accettazione: molti di noi, infatti, proiettano la maggior parte dei propri pensieri nel passato o nel futuro, senza vivere realmente il qui e ora.
Proprio questa dinamica incide su condizioni di stress, ansia e depressione, portando la persona ad avere continui rimorsi rispetto alle cose passate o particolari preoccupazioni rispetto a quelle future.
Per questo la Mindfulness viene utilizzata all’interno degli ambiti della psicologia per aiutarci a ritrovare il nostro stato di equilibrio e benessere.

Se ti interessa scoprire di più su questa disciplina prosegui nella lettura: ti spiegheremo come si pratica e quali sono i suoi principali campi di applicazione.

Mindfulness: come si fa?

L’approccio della mindfulness è basato sulla meditazione di consapevolezza, una delle principali tradizioni del buddismo classico che consiste nel proporre un livello iniziale di pratica meditativa, adeguandola ai contesti quotidiani.
Per praticarla è necessario prestare piena attenzione a ciò che si sta facendo nel presente: prendere consapevolezza dei propri pensieri, anche quelli slegati al qui e ora, accettandoli senza perdersi e farsi incastrare da essi; concentrarsi sull’esperienza dei sensi, orientando l’attenzione all’esperienza attuale. Essere coscienti senza giudicare, respirando lentamente senza fretta.
La Mindfulness, dunque non è una tecnica di rilassamento o volta a “svuotare” la mente, ma significa piuttosto allenare la mente affinché rimanga ferma nel presente.

Mindfulness per l’età evolutiva

La Mindfulness si è rivelata di grande efficacia non solo negli adulti che soffrono di ansia, stress e depressione, ma anche nei bambini e negli adolescenti.
Le ricerche condotte in questo campo confermano la Mindfulness come strumento importante nell’apprendimento delle competenze prosociali e nella promozione delle capacità cognitive.
Attraverso diversi esercizi i bambini vengono aiutati a diventare consapevoli delle proprie emozioni e a gestire meglio la frustrazione.

Mindfulness in gravidanza

Durante la gravidanza lo stress e un basso tono dell’umore possono interferire nella relazione madre-neonato e nello sviluppo del bambino stesso, aumentando in modo considerevole il rischio di disturbi dell’umore post-natali. La pratica della Mindfulness è stata pertanto sperimentata negli ultimi anni per favorire il benessere delle donne in gravidanza, con risultati di successo: riduzione dell’ansia e dei sintomi depressivi, minore stress post-partum e – non ultimo – minor dolore pelvico nei mesi finali della gravidanza.

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Mindfulness e neuroscienze

Uno dei principi su cui si basa l’apparato concettuale della mindfulness riguarda l’unione mente/corpo: un ramo della ricerca, dunque, è stato dedicato allo studio dei meccanismi cerebrali che sottendono un orientamento mindful.
La ultime ricerche suggeriscono come la mindfulness promuova cambiamenti funzionali nel cervello mediante la neuro plasticità.
Inoltre i praticanti mindfulness avrebbero un maggiore sviluppo delle abilità cognitive, nel mantenere l’attenzione e nello svincolarsi dalle distrazioni.

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