La malocclusione dentale si manifesta quando i denti dell’arcata superiore non sono bene allineati con quelli dell’arcata inferiore, e si verifica dunque uno scorretto allineamento delle arcate dentali quando si chiude la bocca.
La malocclusione è causa di anomale tensioni dei muscoli di volto, collo e cavo orale, da cui dipendono essenziali processi come la masticazione, la deglutizione e l’articolazione dei suoni, che vengono così compromesse.
Lo sapevi che la malocclusione può anche essere all’origine del mal di schiena? Se riscontri uno dei sintomi legati a questo fenomeno e vuoi scoprire di più prosegui nella lettura: ti spiegheremo quali sono le sue principali cause, le conseguenze e le cure per correggerlo con successo.

Le cause della malocclusione dentale

All’origine della malocclusione possono esserci diverse cause: spesso si tratta di un’anomalia strutturale di tipo ereditario e quindi tramandata geneticamente.
In alcuni casi la causa va individuata in alcuni atteggiamenti scorretti, come l’abitudine infantile di succhiarsi il pollice o l’utilizzo prolungato di ciuccio e biberon; ma anche nei comportamenti legati al bruxismo, ovvero la tendenza a serrare i denti, specialmente durante la notte. Possono provocare malocclusione anche interventi dentali non perfettamente riusciti, la perdita di uno o più denti permanenti, o la presenza di denti gravemente scheggiati. Infine la malocclusione può essere dovuta a tumori della bocca e della mandibola e, raramente, all’artrite reumatoide.

I sinotmi della malocclusione dentale

A seconda dell’entità della malocclusione possono presentarsi diverse tipologie di sintomi: difficoltà a masticare, tendenza a respirare a bocca aperta e difficoltà respiratorie (tosse cronica, asma, rinosinusite, ecc.), maggior rischio di sviluppare patologie della dentatura come carie e gengiviti, ronzii alle orecchie e vertigini. Si possono inoltre avere ripercussioni sulla colonna vertebrale: infatti le tensioni dei muscoli del collo e del cranio possono determinare problemi di postura, mal di schiena e disturbi simili.
Sembra infine che i problemi di masticazione conseguenti alla malocclusione possano aggravare o dare luogo a reflusso gastroesofageo.

La diagnosi della malocclusione dentale

La malocclusione viene riconosciuta dal dentista che, attraverso una visita di controllo mandibolare, verifica le modalità di occlusione dentale e indaga eventuali sintomi riportati dal paziente. Possono essere effettuati test diagnostici come le radiografie e viene preso il calco dei denti del paziente per riprodurre un modello in gesso delle arcate dentarie.

Curare la malocclusione dentale

I rimedi alla malocclusione variano a seconda della gravità della situazione: se è di media entità vengono solitamente utilizzati apparecchi ortodontici o vengono effettuati interventi di estrazione dentaria, nel caso in cui il problema sia legato alla presenza di denti (come i denti del giudizio) che spingono altri. Se la malocclusione è accentuata, invece, si ricorre al trattamento chirurgico.
Se le abitudini scorrette sono all’origine della malocclusione, naturalmente, correggerle è fondamentale per migliorare la situazione: nel caso del bruxismo, per esempio, viene utilizzato il “bite” allo scopo di evitare i danni del digrignamento notturno.