Come prevenire e affrontare al meglio le malattie esantematiche
La primavera si avvicina e con lei, insieme alle belle giornate di sole, anche il periodo di maggiore diffusione delle malattie esantematiche, frequenti specialmente tra i bambini.
Naturalmente questo non vuol dire rinunciare alle passeggiate al parco e alle gite all’aria aperta: ma occorre conoscere sintomi e caratteristiche di queste malattie per poterle prevenire e affrontare al meglio.
Nelle righe che seguono ti spiegheremo tutto ciò che occorre sapere. Prosegui nella lettura!
Malattie esantematiche: cosa sono?
Le malattie esantematiche, tipiche ma non esclusive dell’età infantile, sono forme infettive caratterizzate da un sintomo costante, ovvero la comparsa di eruzioni cutanee, chiamate “esantemi”.
Si tratta di infezioni virali, ad eccezione della scarlattina che è di origine batterica, altamente contagiose e diffuse per lo più nei mesi primaverili.
Se sospetti che il tuo bambino abbia contratto una malattia esantematica la prima cosa da fare è rivolgerti al pediatra, che saprà formulare una diagnosi certa e darti tutte le indicazioni per affrontarla al meglio.
Le più comuni malattie esantematiche dell’infanzia sono: Morbillo, Varicella, Rosolia, Scarlattina (quarta malattia), eritema infettivo (Quinta malattia), esantema critico (Sesta malattia), Mani-Piedi-Bocca. Vediamole insieme con maggiore dettaglio.
7 Malattie esantematiche: ecco quali sono
1. Il morbillo
Causato dal virus del genere Morbillivirus, il morbillo è un’infezione acuta altamente contagiosa che colpisce in special modo i bambini tra gli 1 e i 3 anni.
La trasmissione avviene per via aerea e i primi sintomi sono molto simili a quelli di raffreddamento: dopo alcuni giorni la febbre inizia a crescere e compaiono macchie bianche sulle guance che, successivamente, diventano rosso-brune e si estendono sul corpo.
Non esiste una vera e propria terapia, ma vengono utilizzati alcuni medicinali per alleviare il malessere, come paracetamolo e ibuprofene.
Possono manifestarsi complicazioni, anche serie, che sono però relativamente rare: il modo più efficace di prevenire la malattia è farlo attraverso la vaccinazione.
2. Varicella
La varicella è causata da un virus della famiglia degli Herpes: si tratta di una malattia infettiva molto contagiosa che riguarda per lo più i bambini dai 5 ai 10 anni di età.
La trasmissione avviene per via aerea e si manifesta inizialmente con un senso di generale malessere accompagnato da febbre modesta; nei bambini, spesso, si verifica subito la fase esantematica, con macchie rosse lievemente rilevate che diventano, nel giro di poche ore, vescicole pruriginose.
Una volta seccate si staccano spontaneamente dopo circa una settimana.
La terapia è volta ad alleviare i sintomi più fastidiosi come il prurito, per cui si può assumere un antistaminico, e la febbre, con trattamento a base di paracetamolo.
Le complicanze sono rare e si verificano per lo più in stati di immunodeficit.
Se la varicella è contratta da una donna in gravidanza nel corso dei primi due trimestri, può trasmettersi al feto causando embriopati;, mentre dopo la ventesima settimana può comportare una varicella asintomatica nel bambino e successivamente herpes zoster nei primi anni di vita.
Se la madre contrae la malattia da cinque giorni prima e due giorni dopo il parto può verificarsi una grave forma di varicella nel neonato, fatale nel 30% dei casi.
Da sapere che, anche una volta scomparsa la malattia, il virus rimane latente e può risvegliarsi a distanza di molti anni (avviene 10/20% dei casi), dando luogo all’herpes zoster, meglio noto come fuoco di Sant’Antonio.
La varicella può essere prevenuta attraverso il vaccino, previsto dal nuovo piano vaccinale 2017-2019 tra i 13 e 15 mesi, con richiamo a 6 anni.
3. Rosolia
Causata da un virus del genere Rubivirus, la rosolia colpisce per lo più i bambini tra i 5 e i 14 anni, manifestandosi generalmente con una sintomatologia lieve.
I principali sintomi sono la comparsa di macchioline rosse e piatte, gonfiore dei linfonodi alla base della nuca, sul retro del collo e dietro le orecchie.
La trasmissione avviene per contagio diretto dal malato al sano, attraverso saliva e secrezioni nasofaringee.
La complicanza più rischiosa si verifica quando la malattia è contratta nel corso della gravidanza, in quanto gli effetti su feto ed embrione possono essere gravi, specialmente se l’infezione avviene nei primi mesi.
La terapia è volta ad alleviare i sintomi, come quelli febbrili che vengono trattati con paracetamolo.
Per prevenire la rosolia è consigliato il vaccino (vaccino combinato Morbillo-Parotite-Rosolia).
4. Scarlattina o Quarta malattia
Si tratta di una malattia infettiva batterica acuta dovuta allo Streptococco beta emolitico di gruppo A, che colpisce soprattutto i bambini in età scolare, ma che può ripresentarsi più volte nel corso della vita.
La trasmissione è facilitata negli ambienti affollati e avviene attraverso il contatto con le secrezioni respiratorie di soggetti con infezioni streptococciche in atto.
Tra i sintomi mal di gola, vomito, febbre, brividi e mal di testa; la lingua viene coperta da una patina bianca che poi arrossa.
Dopo alcuni giorni compare il tipico esantema con una miriade di piccole macchioline rossastre.
La scarlattina viene trattata con terapia antibiotica.
5. Eritema infettivo o Quinta malattia
Chiamato anche Megaloeritema, si tratta di una malattia causata dal Parvovirus B19 e si manifesta specialmente nei bambini tra i 5 e i 15 anni.
I primi sintomi sono simili a quelli influenzali, con febbre lieve e mal di testa, e non sempre si manifestano: successivamente compare l’esantema, con una manifestazione di colore rosso acceso che interessa per prime le guance.
La trasmissione avviene con le secrezioni respiratorie e le goccioline di saliva dei soggetti con infezione.
È possibile trattare i sintomi attraverso farmaci antifebbrili e antistaminici in caso di febbre e prurito.
Si tratta di una forma virale leggera che non determina particolari complicazioni.
6. Sesta malattia
Noto anche come Esantema Critico, Subitum o Roseola Infantum, è un esantema virale che colpisce i bambini prevalentemente nei primi 2 anni di vita ed è causato da un virus della famiglia Herpes.
Si trasmette mediante secrezioni respiratorie e si manifesta con alcuni giorni di febbre alta, che può scomparire improvvisamente lasciando il posto alla comparsa di un esantema rosa e piatto.
Non è prevista una terapia specifica, ma il pediatra può prescrivere antifebbrili per calmare la febbre.
7. Bocca-Mani-Piedi
Si tratta di una malattia infettiva contagiosa di natura virale. A differenza delle altre malattie esantematiche, più diffuse nel periodo primaverile, questa si manifesta prevalentemente tra maggio e novembre.
Riguarda soprattutto i bambini in età prescolare e scolare ed è causata da un Enterovirus.
Si trasmette per contatto diretto attraverso secrezioni nasali e saliva e si manifesta con malessere generale, talvolta mal di pancia, febbricola e faringite.
Spesso compare da subito un esantema con vesciole nella bocca e sulla lingua, che diventano poi ulcerazioni dolorose e che si estendono a mani e piedi.
La malattia guarisce in modo spontaneo, senza cure mirate: possono essere alleviati i sintomi febbrili con antipiretici.