La tiroide è una ghiandola endocrina che produce tiroxina (T4) e triiodotironina (T3), ormoni tiroidei che sono essenziali per la vita perché sono coinvolti in tutti i meccanismi metabolici dell’organismo. Quando questa ghiandola produce una quantità eccessiva di ormoni tiroidei si parla di ipertiroidismo: gli ormoni tiroidei influenzano processi come la velocità cardiaca e la temperatura corporea e aiutano a convertire l’energia necessaria all’organismo per funzionare. L’ipertiroidismo causa infatti un’ accelerazione del metabolismo ed è legato a sintomi quali l’iperattività e l’improvvisa variazione di peso.
Prosegui nella lettura per conoscere, più nel dettaglio, i principali sintomi di ipertiroidismo e le terapie più adeguate per affrontare al meglio questa condizione.
Sintomi di ipertiroidismo
I sintomi di ipertiroidismo sono numerosi ed è pertanto possibile essere ipertiroidei pur non riscontrandoli tutti. Tra i più comuni: tachicardia, iperattività, cambiamenti di umore e nervosismo, difficoltà a dormire, difficoltà respiratorie, affaticamento e debolezza, sudorazione eccessiva, aumento dell’appetito, variazione improvvisa di peso, mestruazioni non frequenti e leggere o amenorrea, sterilità, perdita di desiderio sessuale, dissenteria.
È inoltre possibile notare alcuni segnali fisici, come il gonfiore al collo causato dall’ingrossamento della ghiandola tiroidea (gozzo), perdita di capelli a chiazze, prurito alla pelle con gonfiori, sgretolamento delle unghie alla base, rossore sui palmi delle mani.
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Cause di ipertiroidismo
La causa più frequente di ipertiroidismo è il Morbo di Graves-Basedow, una patologia autoimmune causata dalla presenza di anticorpi che stimolano la tiroide a crescere e produrre troppi ormoni tiroidei. Questo tipo di ipertiroidismo può essere ereditario e si manifesta più spesso nelle donne tra i 20 e i 40 anni.
Altra causa frequente è l’adenoma di Plummer, con la presenza di un nodulo benigno che produce troppi ormoni tiroidei. Quando ci sono più noduli iperfunzionanti si parla invece di gozzo multinodulare tossico; meno frequente, ma non rarissimo, l’ipertiroidismo nell’ambito di tiroidite autoimmuni o dovuto a un eccesso di iodio. Esistono, infine, cause molto più rare di ipertiroidismo come l’adenoma ipofisario TSH secernente e i coriocarcinomi.
Curare l’ipertiroidismo
In tutti i casi di ipertiroidismo possono essere utilizzati farmaci sintomatici che ne riducano i sintomi, ma la cura varia a seconda del paziente e del tipo di ipertiroidismo.
In prima battuta si ricorre generalmente alla terapia farmacologica, con farmaci che riducono la sintesi di ormoni tiroidei; esiste anche la terapia radio-metabolica, basata sulla somministrazione orale di una dose di iodio radioattivo, che si concentra nelle cellule tiroidee iperfunzionanti distruggendole, ed è di solito utilizzata nei pazienti anziani che non rispondono alla terapia medica o presentano rischi per l’intervento chirurgico. Infine, appunto, l’approccio chirurgico prevede l’asportazione di parte o di tutta la tiroide.
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