Il colesterolo appartiene alla famiglia dei lipidi ed è una delle componenti della membrana delle cellule, presente nel sangue e in tutti i tessuti. In quantità fisiologiche è indispensabile per la costruzione di cellule sane, ma quando i livelli circolanti sono alti costituisce uno dei fattori di rischio maggiori per le malattie cardiache. Scopri di più!

Che cos’è il colesterolo?

Il colesterolo è una sostanza grassa necessaria al corretto funzionamento dell’organismo: partecipa infatti alla sintesi di alcuni ormoni e della vitamina D ed è un costituente delle membrane delle cellule. Prodotto dal fegato, può anche essere introdotto con la dieta: è contenuto, per esempio, nei cibi ricchi di grassi animali, come carne, burro, salumi, formaggi, tuorlo dell’uovo, fegato. È invece assente in frutta, verdura e cereali.

Il trasporto del colesterolo attraverso il sangue è affidato a una classe particolare di particelle, quella delle lipoproteine. Esistono quattro tipi di lipoproteine, classificate in base alla densità, che è inversamente proporzionale alla quantità di colesterolo presente. Le più importanti per la prevenzione cardiovascolare sono:

  • LDL, o lipoproteine a bassa densità: trasportano il colesterolo sintetizzato dal fegato alle cellule del corpo
  • HDL, o lipoproteine ad alta densità: rimuovono il colesterolo in eccesso dai diversi tessuti e lo trasportano nuovamente al fegato, che poi provvede a eliminarlo.

Ipercolesterolemia

Le LDL sono note nel linguaggio comune come “colesterolo cattivo”: quando sono presenti in quantità eccessiva, infatti, tendono a depositarsi sulla parete delle arterie, provocandone ispessimento e indurimento progressivi. Questo processo, chiamato aterosclerosi, può portare nel tempo alla formazione di vere e proprie placche che ostacolano il flusso sanguigno, o addirittura lo bloccano del tutto. Quando il cuore non riceve abbastanza sangue ricco di ossigeno, si può sviluppare l’angina pectoris, una condizione caratterizzata da dolore al torace, alle braccia o alla mandibola, solitamente in concomitanza di uno sforzo o di uno stress. Inoltre, le placche possono staccarsi e formare un trombo, che può indurre un improvviso arresto del flusso sanguigno. A seconda di dove è localizzata, l’ostruzione di un vaso può provocare infarto del miocardio (a livello cardiaco), ictus (a livello cerebrale) o claudicatio intermittens (a livello degli arti inferiori). A livello globale, un terzo delle cardiopatie ischemiche è attribuibile a ipercolesterolemia, che è responsabile di 4,4 milioni di decessi all’anno. In Italia si stima che l’ipercolesterolemia interessa almeno il 23% delle donne e il 21% degli uomini, una percentuale che può addirittura a superare il 35% se si considerano anche i valori borderline di colesterolo Ldl.

Prevenzione

La prevenzione è la strategia principale per mantenere la colesterolemia entro i livelli consigliati. Per questo è importante:

  • Limitare il consumo di grassi in generale
  • Sostituire i grassi saturi (burro, formaggi, carne grassa, insaccati) con quelli polinsaturi (pesce, oli vegetali) e monoinsaturi (olio di oliva)
  • Aumentare il consumo di frutta, verdura e legumi
  • Limitare il consumo di dolci
  • Limitare il consumo di alcol
  • Svolgere regolare attività fisica
  • Abolire il fumo
  • Tenere sotto controllo la pressione arteriosa
  • Dimagrire se si è in sovrappeso

A volte, però, intervenire sullo stile di vita non basta per tenere i livelli di colesterolo sotto controllo e può rendersi necessario un intervento farmacologico prescritto sotto stretto controllo medico.