IMC: le risposte alle domande più frequenti
L’Indice di Massa Corporea (IMC o BMI dall’inglese Body Mass Index) viene utilizzato per valutare il rapporto tra peso, altezza e superficie corporea in modo da determinare se queste componenti sono rappresentate in modo armonico e proporzionato. È un parametro affidabile? Scopriamolo insieme con le risposte alle domande più frequenti riportate sul sito del Ministero della Salute.
È utile calcolare l’Indice di Massa Corporea?
Sebbene l’IMC sia un efficace strumento di valutazione di sovrappeso e obesità, non è però in grado di valutare l’effettiva composizione corporea di un individuo. Non distingue la massa grassa dalla massa magra, con il rischio di sovrastimare il grasso corporeo in soggetti, come gli sportivi, che hanno una corporatura muscolosa, oppure di sottostimare il grasso corporeo in soggetti, come gli anziani, che hanno minore massa muscolare.
È valido sia per le donne sia per gli uomini?
Un altro limite dell’Indice di Massa Corporea è la mancata distinzione tra uomini e donne. Normalmente le donne hanno più grasso rispetto agli uomini, che invece presentano una massa magra maggiore.
Può essere applicato anche ai bambini?
No, non può essere applicato a soggetti di età inferiore ai 18 anni, per i quali è necessario l’utilizzo delle curve di crescita per età e sesso.
È un parametro utile per l’anziano?
Nell’anziano, il BMI è influenzato da vari fattori, tra cui le modificazioni biologiche correlate con l’età, lo stato di salute, lo stile di vita e i fattori socioeconomici. Per entrambi i sessi l’Indice di Massa Corporea inizia a diminuire dopo i 70-75 anni come conseguenza della diminuzione del peso corporeo. Se anche la statura diminuisce, come spesso avviene in età avanzata, la diminuzione dell’IMC risulta inferiore a quella che si avrebbe in soggetti la cui statura si mantiene stabile.
Può essere utilizzato per le donne in gravidanza?
Nelle donne che ricercano una gravidanza l’IMC pregravidico (al concepimento) è generalmente importante per valutare l’eventuale rischio di sviluppare un diabete gestazionale in quanto un IMC superiore a 25 è considerato un fattore di rischio per questa patologia.
Da indicazioni sulla distribuzione del grasso?
Non permette di conoscere la distribuzione del grasso corporeo, che invece è importante identificare. La distribuzione di grasso “a mela”, tipicamente maschile, detta “androide” (o anche centrale, viscerale) si associa ad una maggiore presenza di tessuto adiposo nella regione addominale, toracica, dorsale. La distribuzione di grasso “a pera”, tipicamente femminile, detta “ginoide” (o anche sottocutanea) si caratterizza, invece, per una presenza delle masse adipose nella metà inferiore dell’addome, nelle regioni glutee e in quelle femorali.
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