Il 7 maggio una giornata dedicata alla fertilità e alla procreazione

Dedicato all’informazione e alla formazione sulla fertilità il Fertility Day rappresenta un’occasione per richiamare l’attenzione di tutta l’opinione pubblica sul tema della fertilità: il focus, in particolare, sarà sul pericolo della denatalità, sul rischio delle malattie che impediscono di diventare genitori e sul concreto aiuto della medicina per le coppie che non riescono ad avere bambini.
L’Italia, infatti, si rivela uno dei paesi europei con più bassi livelli di natalità e con un progressivo invecchiamento della popolazione, fenomeno che causa dinamiche critiche a livello di Welfare e sanità pubblica: si calcola che, nel 2050, la combinazione tra la persistete denatalità e il progressivo aumento della longevità la popolazione inattiva sarà in misura pari all’84% di quella attiva.

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Secondo i dati ufficiali, inoltre, nel nostro Paese la difficoltà di procreazione sta diventando un problema sempre più diffuso, che riguarda ben una coppia su cinque e dunque il 20% degli aspiranti genitori: un dato tanto più significativo considerando che a metà degli anni Novanta la percentuale era del 10%. Negli ultimi cinque anni, riporta l’Istat, sono nati 64mila bambini in meno.

Tra le cause principali di questo fenomeno le malattie sessualmente trasmissibili che mettono a serio rischio la fertilità futura e che sono in aumento specialmente tra i più giovani: tra queste clamidia, gonorrea, sifilide, infezioni batteriche e Hiv. Circa il 40% di tutti i nuovi casi di infezione da Hiv, per esempio, riguardano i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 24 anni, anche se il 50% di adolescenti con Hiv non è a conoscenza di essere positiva.

La buona notizia è che tra gli 0 e i 12 anni è possibile intercettare circa il 50% delle patologie che causano l’infertilità in età adulta: per questo motivo la Giornata nazionale della fertilità coinvolge anche le scuole nell’ottica di rafforzare la prevenzione tra i giovanissimi.
Gli adolescenti e le adolescenti dovrebbero sempre essere seguiti dal pediatra durante il periodo dello sviluppo e, insieme alla famiglia, esortati ad avere gradualmente maggiore responsabilità della propria salute: fin dall’adolescenza la funzione riproduttiva va difesa evitando stili di vita scorretti e cattive abitudini, come fumo di sigaretta e alcool, dannose per gli spermatozoi e gli ovociti. Fondamentale anche conoscere i rischi dell’obesità e della eccessiva magrezza, sulla salute generale dell’individuo come sulle funzionalità riproduttive, oltre a disporre di strumenti educativi per evitare di contrarre infezioni sessualmente trasmesse o gravidanze indesiderate.

Per maggiori informazioni ti invitiamo a visitare il sito del Ministero della Salute e approfondire il Piano Nazionale della Fertilità.
Utilizza inoltre l’hashtag #FertilityDay per cercare o diffondere informazioni sulla giornata.