Il 28 luglio è dedicato alla lotta all’epatite virale

Torna nella data di oggi, venerdì 28 luglio, la Giornata Mondiale contro l’Epatite, evento voluto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e finalizzato a diffondere una maggiore consapevolezza sull’epatite, sulle sue conseguenze e sugli strumenti per la sua prevenzione e cura.

Il tema della manifestazione sarà ispirato, così come lo scorso anno, agli obiettivi sottoscritti nel corso dell’Assemblea Mondiale della Sanità del maggio 2016 e orientati all’Eliminazione di questa patologia.

Nelle righe che seguono condivideremo con te alcuni dati relativi all’epatite, alla sua diffusione e alla Giornata. Se vuoi scoprire di più prosegui nella lettura!

Che cos’è l’epatite?

L’epatite è un processo infiammatorio a carico del fegato che ne danneggia le cellule: quando l’epatite è acuta la sua rapida insorgenza evolve in pochi giorni o settimane e può avere un decorso variabile.
Se il numero di cellule epatiche è ridotto, il fegato può recuperare una buona funzionalità; se però l’infiammazione si estende a tutto l’organo può portare alla perdita totale delle sue funzioni.
L’epatite cronica si verifica, invece, a seguito di un episodio acuto e presenta un andamento lento e progressivo.

Quali sono le cause dell’epatite?

Le epatiti più frequenti sono di origine virale e si distinguono in: epatite A, B, C, D ed E.
L’epatite può essere anche di origine non virale e causata, per esempio, da sostanze chimiche, farmaci, alcool, alimenti tossici.
In caso di epatite batterica o parassitaria le cause sono batteri o parassiti; l’epatite da sovraccarico è dovuta, invece, ad anomalie metaboliche come il sovraccarico di ferro o di grasso; l’epatite autoimmune, infine, è causata dagli anticorpi prodotti dall’organismo, che si dirigono contro di esso.

Quanto è diffusa l’epatite?

Il Rapporto Globale sull’Epatite 2017 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità rileva che circa 325 milioni di persone convivono con il virus dell’epatite B cronica o con l’infezione da virus dell’epatite C. La maggior parte di queste persone, tuttavia, non ha accesso a un test e a delle terapie: milioni di loro, dunque, rischiano una lenta progressione verso la malattia cronica del fegato, il tumore e il decesso.
I decessi per epatite sono in aumento: secondo i dati aggiornati al 2015 la sola epatite virale ha causato 1,34 milioni di morti nel corso di quell’anno.
Un dato positivo è però rappresentato dal fatto che le nuove infezioni da epatite B cronica stanno diminuendo grazie ad una maggiore copertura della vaccinazione nei bambini per questa malattia.
Non esiste, invece, alcun vaccino contro l’epatite C e, in generale, l’accesso ai trattamenti per epatite B e C è ancora basso.
Un miglioramento dell’accesso alle cure per epatite C ha ricevuto una spinta a fine marzo 2017, quando l’OMS ha prequalificato il principio attivo generico Sofosbubvir: questo permetterà a più Paesi di produrre medicinali contro l’epatite a un prezzo accessibile.

La Giornata Mondiale contro l’Epatite 2017

La Giornata è finalizzata a promuovere l’eliminazione dell’epatite virale entro il 2030 e a sostenere il movimento globale “Nohep”, nato nel 2016, che opera a questo scopo.
L’eliminazione dell’epatite virale rappresenta una grande sfida per la salute pubblica e ognuno di noi può avere un ruolo e offrire il proprio contributo per il raggiungimento di tale obiettivo. Per trasmettere questo messaggio è stata lanciata la campagna #ShowYourFace, incentrata sui volti delle singole persone che sostengono la lotta contro l’epatite.

Per conoscere maggiori dettagli puoi visitare i siti World Hepatitis Day e Nohep e seguire le relative pagine su social network.
World Hepatitis Day: Facebook
World Hepatitis Alliance: Twitter
No Hep: Facebook, Twitter