Essere gentili fa bene alla salute

Il 13 novembre è la Giornata mondiale della gentilezza e, secondo numerose ricerche scientifiche, i piccoli segni di altruismo possono aiutare a vivere meglio. Il potere della gentilezza nasce dal fatto che con un sorriso o con un semplice gesto possiamo trasformare positivamente la giornata di qualcuno e sentirci meglio con noi stessi. Il contagio è esponenziale e l’ottimismo è solo una delle primissime conseguenze. Quali sono gli altri benefici? Scopriamoli insieme!

Giornata mondiale della gentilezza: essere gentili migliora la vita

La Giornata mondiale della gentilezza celebra la cortesia e l’altruismo disinteressato verso il prossimo. La ricorrenza, lanciata nel 1997 a Tokyo e introdotta in Italia nel 2000, consente di anno in anno di accendere i riflettori sui temi dell’empatia e dell’educazione, e sui vantaggi che da essi possono scaturire. I piccoli gesti di attenzione verso gli altri, infatti, fanno bene non solo a chi li riceve, ma anche a chi li fa: lo dimostrano numerose ricerche, che hanno svelato tutti i benefici che la gentilezza può apportare alla nostra salute e al nostro umore.

La gentilezza fa stare bene con se stessi

La gentilezza ha un effetto boomerang: più si è gentili con gli altri, più gli altri lo sono con noi e ci si sente meglio. Una serie di ricerche condotte dall’Università di Harvard, ad esempio, hanno dimostrato che spendere piccole somme di denaro per gli altri può farci sentire meglio. Il merito sarebbe delle endorfine prodotte dal cervello quando si compiono gesti d’altruismo, che a loro volta porterebbero ad un aumento dei livelli di dopamina, l’ormone della felicità. Agli stessi risultati è arrivato anche uno studio condotto dall’Università della California, che ha dimostrato come mettere in atto cinque gesti d’altruismo al giorno aiuti a ritrovare il sorriso e l’ottimismo.

La gentilezza mantiene in salute

La Giornata mondiale della gentilezza ci ricorda che la cortesia fa bene anche alla salute. A questo proposito, i ricercatori del National Institute on Aging di Baltimora, hanno verificato che i soggetti con temperamento più competitivo e aggressivo tendono a sviluppare più facilmente un ispessimento delle carotidi con maggiori probabilità di essere colpiti da infarti e ictus. L’esperimento, condotto su 5614 persone tra i 14 e i 94 anni, ha documentato come coloro che sono dotati di un’indole più competitiva ed egoista vadano più facilmente incontro a un rischio di arresto cardiaco. Non solo: una ricerca pubblicata sull’American journal of physiology ha dimostrato che l’ossitocina prodotta durante i gesti di cortesia ha la capacità di ridurre i livelli di radicali liberi e le infiammazioni, combattendo all’origine il processo di invecchiamento.

La gentilezza aiuta a lavorare meglio

Stando a una ricerca della North Carolina State University, un capo che tratta con gentilezza i propri dipendenti ottiene risultati migliori grazie al clima di fiducia che si instaura e che spinge i dipendenti ad essere più produttivi. Uno studio dell’University of Notre Dame, inoltre, ha dimostrato che le persone più gentili sono anche le più gradevoli e quindi meno soggette a licenziamento.