L’importanza di donare il sangue
Il sistema trasfusionale italiano ha retto all’epidemia di Covid-19, anche se continua a registrarsi un calo sia dei donatori totali sia di quelli nuovi, con l’unico segno ‘più’ per i donatori in aferesi, probabilmente per effetto delle campagne sul plasma iperimmune. È quanto emerge dal monitoraggio del Cns, pubblicato in occasione della Giornata Mondiale del donatore di sangue 2021 e diffuso dal Ministero della Salute. Scopri qui di seguito le risposte alle domande più frequenti e, se puoi, inizia a donare il sangue anche tu!
Chi può donare il sangue?
La donazione di sangue è aperta a tutti che dispongano di un documento di identità valido (alcune strutture potrebbero richiedere anche la tessera sanitaria).
Per poter donare sono richiesti:
- età compresa tra i 18 e i 65 anni (in alcuni casi è possibile donare fino a 70, previo il consenso del medico selezionatore);
- peso corporeo minimo di 50 chilogrammi;
- buono stato di salute.
In caso di malattie presenti o passate bisogna avvertire il medico selezionatore e specificare, nel caso, se e quali farmaci si assumono regolarmente come terapia. A seconda delle patologie esistono dei protocolli che prevedono la possibilità di donare, ma anche l’eventuale esclusione permanente o la sospensione temporanea.
Come donare il sangue?
Per donare il sangue si può andare:
- in uno dei 278 servizi trasfusionali o nei punti di raccolta ospedalieri di tutta Italia,
- in una delle circa 1.300 unità di raccolta allestite da un’associazione di volontari (le principali sono AVIS, Croce Rossa, Fidas e Fratres).
In alternativa, è possibile donare il sangue in una unità mobile, le cosiddette autoemoteche, accreditate e autorizzate dalle competenti autorità regionali.
Covid-19 e donazione del sangue: sono un donatore, come mi devo comportare?
Il sangue si può donare solo se si è in buone condizioni di salute, quindi anche un semplice raffreddore o mal di gola, senza alcun collegamento al Coronavirus, sarebbe causa di esclusione temporanea. Prima di recarti a donare contatta il Centro trasfusionale o l’Associazione di riferimento e verifica direttamente la possibilità di prenotare la donazione.
Ricorda però che:
- se sei positivo al Covid-19;
- se sei stato a contatto con una persona a cui sia stato diagnosticato successivamente il Covid-19;
- se torni da un viaggio all’estero;
potrai donare solo dopo aver assolto alle misure di sicurezza previste, in ciascuno dei casi, per contenere la diffusione del virus. Tali misure possono prevedere un periodo di quarantena obbligatoria o l’effettuazione di tamponi antigenici o molecolari che diano esito negativo.
Mi sono vaccinato contro il Covid-19, posso donare il sangue e il plasma?
Potrai donare sangue e plasma dopo un periodo di sospensione che dipende dal tipo di vaccino a cui sei stato sottoposto. Se si tratta di un vaccino a base di virus inattivati, che non contiene agenti vivi, o un vaccino ricombinante (come quelli attualmente disponibili in Italia) allora potrai donare 48 ore dopo la somministrazione. In caso di sintomi come febbre o spossatezza successivi alla vaccinazione dovrai aspettare almeno una settimana dalla risoluzione dei sintomi prima di donare. In ogni caso, se hai dubbi, contatta la struttura di riferimento e al momento della prenotazione della donazione specifica di essere stato vaccinato e, se lo sai, con quale vaccino. Informa sempre di un’eventuale vaccinazione anche il medico responsabile della selezione donatori.
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