Informare per prevenire il diabete

Una giornata, anzi un intero fine settimana, dedicati alla prevenzione del diabete, alla sensibilizzazione su questa tematica e all’informazione per gestire al meglio la patologia.
Istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la Giornata mondiale del diabete si terrà quest’anno il 14 e 15 novembre, con centinaia di eventi in circa 500 città italiane. Le iniziative previste sono numerose: dalla possibilità di valutare il rischio di sviluppare il diabete nei prossimi anni attraverso la compilazione di un semplice questionario, all’organizzazione di conferenze e momenti di confronto, dagli eventi che invitano all’esercizio fisico alle serate teatrali. Un focus particolare, poi, sarà dedicato all’accoglienza e alla sicurezza dell’alunno con diabete a scuola, anche attraverso la promozione di convegni e momenti di dibattito nelle scuole per aumentare la cultura della condizione diabetica.
Se sei interessato ad approfondire le tematiche legate al diabete prosegui nella lettura: scoprirai in cosa consiste questa patologia, quante persone ne sono affette e come è possibile prevenirla e gestirla attraverso uno stile di vita sano.

Diabete Mellito

Il diabete mellito è un termine riferito a tutte le condizioni che, non trattate, portano a un eccesso di zuccheri nel sangue. Le principali forme di questa patologia sono il diabete di tipo 1 e il diabete di tipo 2.
Diabete di tipo 1
È la forma di diabete meno frequente, dovuta a una reazione autoimmunitaria per cui la persona perde rapidamente la sua capacità di produrre insulina, necessaria a far entrare il glucosio nelle cellule. E’ dunque necessario assumerla dall’esterno e accertarsi di averne sempre la giusta quantità nel sangue. La patologia si manifesta tipicamente in età pediatrica o entro i primi 30 anni di vita.
Si stima che in Italia circa 250 mila persone abbiano questa tipologia di diabete, con approssimativamente 5.000 casi nuovi all’anno.
Diabete di tipo 2
È la forma più frequente di diabete e porta gradualmente la persona a perdere la capacità di controllare l’equilibrio della sua glicemia. Si manifesta generalmente dopo i 40 anni attraverso un’evoluzione lenta e priva di sintomi.
In Italia oltre 4 milioni di persone sono affette da questa patologia. Inoltre 2,6 milioni di persone hanno difficoltà a mantenere la glicemia nella norma, una condizione che nella maggior parte dei casi prelude allo sviluppo del diabete di tipo 2.
Diabete gestazionale e atre forme di diabete
Esistono poi altre forme di diabete: quello “gestazionale” si presenta nelle donne in gravidanza che, a partire dal secondo trimestre, non riescono a tenere sotto controllo la glicemia. Questa forma caratterizza un percentuale delle gravidanze e tende a scomparire dopo il parto. Ci sono poi delle forme di diabete meno frequenti e intermedie tra quello di tipo 1 e quello di tipo 2, come il Lada e il Mody.

Le conseguenze del diabete

L’iperglicemia, ovvero l’eccessiva concentrazione di zuccheri nel sangue, dà origine a diverse patologie di natura microvascolare legate all’occlusione e al deterioramento dei piccoli vasi sanguigni di molti organi. Le conseguenze sono, per esempio, la retinopatia diabetica che rende difficile la visione, la nefropatia diabetica, con relative disfunzioni a livello renale, la neuropatia diabetica periferica, con la perdita di sensibilità dei nervi di piede e gamba, il piede diabetico, con ulcere e infezioni in questa parte del corpo che – a causa dei capillari occlusi – non riesce a guarire.
Il diabete, inoltre, è legato a un aumento del rischio cardiovascolare in quanto, favorendo il processo di ostruzione delle arterie, moltiplica il rischio di sviluppare ictus o infarti.

Come prevenire e gestire il diabete

Uno stile di vita sano è il primo alleato nella prevenzione e nella “cura” del diabete.
Posto che si tratta di una condizione cronica, dalla quale non si “guarisce”, adottare abitudini salutari è requisito fondamentale per rallentare e arginare il progredire della patologia: ridurre la sedentarietà, aumentare l’ esercizio fisico, seguire una dieta sana e bilanciata, a ridotto apporto calorico e povera di grassi animali.
A questo si può aggiungere una terapia farmacologica: nel diabete di tipo1 – in particolare – dal momento della diagnosi occorre assumere insulina ogni giorno attraverso diverse iniezioni o in modo continuativo attraverso un microinfusore.
È inoltre necessario monitorare costantemente la glicemia, operazione che si può svolgere a casa e in qualsiasi luogo, in pochi secondi, attraverso un piccolo dispositivo.
Sul fronte della prevenzione del diabete, inoltre, un recente studio ha posto il luce come sia possibile diagnosticare il rischio di sviluppare la patologia con 5 anni di anticipo, favorendo in questo modo l’efficacia di uno stile di vita sano adottato da subito.

Per maggiori informazioni sul diabete ti consigliamo di visitare il sito della Giornata Mondiale del Diabete e di Diabete Italia, che raccoglie le associazioni e società scientifiche unite per fornire assistenza in questo campo.