Close the care gap

Il 4 febbraio si celebra la Giornata Mondiale contro il Cancro, World Cancer Day, promossa dalla Union for International Cancer Control e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Close the care gap”, ovvero eliminare le disparità nelle cure, è lo slogan scelto per la campagna 2022-2024. Un invito per tutti: governi, istituzioni, politici, cittadini, associazioni di pazienti, anziani e giovani, con l’obiettivo di unificare gli sforzi, facendo ognuno la propria parte, in modo tale da ridurre concretamente l’impatto che il cancro ha sulle nostre vite.

L’importanza della prevenzione e di uno stile di vita sano

Oltre un terzo dei casi di tumore sarebbe evitabile seguendo alcune semplici regole per la prevenzione e la diagnosi precoce. Per raggiungere l’obiettivo serve un impegno congiunto, fra cittadini e istituzioni, per arrivare ad azzerare le differenze che si fanno sempre più grandi fra Paesi poveri e ricchi, ma che esistono anche all’interno delle diverse nazioni.

La campagna 2022-2024

Secondo le stime presentate in occasione della Giornata mondiale contro il Cancro 2022, si prevede che entro il 2030 ben il 75% delle morti premature dovute al cancro si verificherà nei Paesi a basso e medio reddito. Parallelamente, crescono le disuguaglianze sul fronte economico, socio-culturale, di genere, di orientamento sessuale, età, etnia, livelli d’educazione e d’informazione.  Per questo la campagna 2022-2024 prevede una presa di coscienza del problema per arrivare a costruire un futuro in cui tutte le persone vivano in modo più sano, possano avere accesso agli strumenti di prevenzione e di cura migliori, indipendentemente da dove sono nate, vivono, lavorano, dalla loro età e dal sesso. Nel 2023 si punterà a unire le voci e le forze, creare alleanze per arrivare ad azioni concrete mentre nel 2024 il focus sarà più politico, per arrivare a coinvolgere i governatori e a influenzare le decisioni.

I numeri del cancro in Italia e nel mondo

Le statistiche dell’Agenzia Internazionale sul Cancro prevedono che un uomo su cinque e una donna su sei nel corso della vita svilupperà un tumore. Un maschio su 10 e una femmina su 11 ne morirà. Entro il 2040 ci si aspetta che i nuovi casi annui, a livello globale, saranno 30 milioni, ma ben 3,7 milioni di vite potrebbero essere salvate ogni anno solo implementando le risorse necessarie sui tre fronti: prevenzione, diagnosi precoce e trattamento. Sono circa 377mila i nuovi casi diagnosticati ogni anno in Italia. L’alto livello dell’assistenza oncologica nel nostro Paese è evidenziato sia dalle percentuali di sopravvivenza (superiori al resto d’Europa) che a 5 anni raggiungono il 65% nelle donne e il 59% negli uomini, sia dal calo della mortalità che in sei anni (2015-2021) è sceso del 10% negli uomini e dell’8% nelle donne.

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