Fodmap e sindrome del colon irritabile, tutto quello che c’è da sapere

La sindrome dell’intestino irritabile, detta anche sindrome del colon irritabile o colite spastica, è una condizione comune che interessa circa un italiano su dieci, prevalentemente le donne nella fascia di età tra i 20 e i 50 anni. L’alimentazione gioca ruolo fondamentale: ma quali sono i cibi che maggiormente irritano l’intestino?

I sintomi dell’intestino irritabile

I sintomi più frequenti nella sindrome dell’intestino irritabile sono:

  • mal di pancia, o crampi addominali, che di solito peggiorano dopo i pasti e migliorano con l’evacuazione
  • gonfiore addominale, flatulenza e meteorismo
  • diarrea
  • stitichezza
  • presenza di muco nelle feci
  • stanchezza e mancanza di energia
  • nausea
  • problemi a urinare
  • incontinenza fecale

In presenza di questi disturbi, è consigliabile consultare il proprio medico di famiglia che potrà prescrivere alcuni esami di approfondimento.

In che modo la dieta influisce sul colon irritabile?

Alcuni alimenti ad alto potere fermentativo detti Fodmap possono indurre o far peggiorare i disturbi intestinali caratteristici dell’intestino irritabile: crampi addominali, gonfiore, meteorismo, diarrea o stipsi in via prevalente, oppure alternate fra loro. A contatto con il microbiota, l’insieme dei batteri intestinali, questi cibi fermentano e producono gas e sostanze che danno fastidio all’intestino. Si tratta di oligo-mono-disaccaridi (zuccheri) fermentabili e polioli, contenuti in diversi alimenti: i derivati del grano e della segale, il cous-cous, il latte e i prodotti caseari, alcuni tipi di frutta (mango, pera, cocomero, ciliegie, albicocche, datteri e fichi), il miele, il cioccolato, le verdure cotte a foglia larga (più di tutte cicoria e bietola), gli asparagi, i broccoli, il finocchio, i legumi, i peperoni e i funghi. Molti di questi prodotti sono ricchi in fibre vegetali, note per accelerare il transito intestinale degli alimenti e promuovere un effetto lassativo. Per questo lo specialista può prescrivere una dieta che sia a basso contenuto di cibi Fodmap.

Gli accorgimenti da seguire

  • mangiare cibi preparati in casa con ingredienti freschi ogni volta che sia possibile
  • tenere un diario degli alimenti tollerati
  • prendere nota dei cibi o bevande che peggiorano i sintomi
  • rilassarsi
  • fare attività fisica
  • prendere probiotici per un mese per vedere se aiutano a stare meglio
  • non auto prescriversi una dieta a basso contenuto di cibi Fodmap, ma affidarsi a uno specialista che nel tempo la modifica e la integra in modo da non essere carenti di sostanze nutritive preziose