Donne e diabete: il diritto a un futuro più sano

Ritorna anche quest’anno la Giornata Mondiale del Diabete, celebrata come da tradizione il 14 novembre e istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità allo scopo di informare l’opinione pubblica sul diabete, sulla sua prevenzione e corretta gestione. Coordinata da Diabete Italia è stata celebrata per la prima volta nel nostro Paese nel 2002: l’appuntamento si articola in centinaia di iniziative a carattere nazionale, regionale e locale volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e diffondere informazioni su questa malattia.
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Il diabete nel mondo

Il diabete riguarda oltre 410 milioni di persone al mondo: questo numero è destinato a crescere nei prossimi anni in conseguenza di vari fattori, tra cui l’aumento della popolazione e della durata media della vita, la mancanza di esercizio fisico e la diffusione di stili alimentari poco corretti.
Se non realizzeremo una prevenzione efficace negli anni a venire la IDF stima 642 milioni di persone con diabete entro il 2040.
Questo ha un importante impatto non solo a livello umano, ma anche economico: in Italia, infatti, sono stati spesi più di 9,5 miliardi di euro per curare il diabete e, sulla base delle previsioni, nei prossimi anni la spesa potrebbe superare i 12 miliardi di euro.

Prevenire il diabete

Fino al 70% dei casi di diabete tipo 2 può essere evitato con un adeguato intervento sugli stili di vita.
Le donne, in particolare, rappresentano una fascia molto delicata: 2 donne su 5 colpite da diabete sono in età riproduttiva; le donne con diabete di tipo 1 hanno più probabilità di dare alla luce un bambino con malformazioni, mentre le donne con diabete di tipo 2 presentano un rischio dieci volte maggiore di avere patologie cardiovascolari.
Per questo motivo l’edizione 2017 della Giornata Mondiale del Diabete è dedicata alle donne e all’importanza di un loro equo accesso alle cure.

Il diabete gestazionale

Il diabete gestazionale consiste in un’alterazione del metabolismo del glucosio che viene diagnosticata per la prima volta durante la gravidanza.
Tra le donne con diabete gestazionale 1 su 2 è soggetta ad un rischio più alto di sviluppare il diabete di tipo 2 tra i 5 e i 10 anni dal parto.
Le donne in gravidanza necessitano, pertanto, di un migliore accesso allo screening, alle cure e ai percorsi di educazione terapeutica strutturata per tutelare al meglio la propria salute e quella del bambino.
Come? Ecco tre passi importanti.

1. Salute e alimentazione
L’educazione ad un’alimentazione sana e bilanciata va promossa prima, durante, dopo la gravidanza e nella prima infanzia, quale di vera e propria strategia di prevenzione del diabete di tipo 2.

2. Diagnosi precoce
L’attenzione al diabete e la diagnosi precoce di diabete gestazionale dovrebbero far parte di ogni visita preconcezionale.

3. Informazione
Il personale sanitario deve essere adeguatamente formato sull’identificazione, sul trattamento, sulla gestione e sul follow up del diabete nell’arco dell’intera gravidanza.

Per maggiori informazioni sulla Giornata Mondiale del Diabete in Italia ti consigliamo di visitare il sito www.giornatadeldiabete.it e di seguire la Pagina Facebook dedicata all’evento: hashtag ufficiale #WDD2017.