La prima regione per il contributo all’autosufficienza nazionale

123mila donatori volontari e 250mila donazioni l’anno, ovvero 57,2 per 1.000 residenti su una media italiana di 50,7 per 1.000: questi i numeri della nostra Regione, che si conferma tra delle regioni guida per donazioni di sangue, la prima per il contributo all’autosufficienza nazionale.

Sardegna e Lazio sono i primi beneficiari delle donazioni provenienti dal Piemonte, destinate in primo luogo a quei pazienti la cui sopravvivenza è legata alla trasfusione periodica di globuli rossi. Basti pensare che ben il 70% della carenza della Sardegna è coperta dalle unità di globuli rossi fornite dai nostri Servizi trasfusionali.
Il Piemonte, inoltre, è tra i cinque principali produttori di plasma inviato al frazionamento industriale per la produzione di medicinali plasmaderivati.

Il merito è anche dovuto alla stretta collaborazione tra la Regione e le associazioni dei volontari, avviato da tempo e rinnovato lo scorso mercoledì 28 dicembre presso l’assessorato alla Sanità con la firma di una nuova convenzione triennale.
Presenti alla stipula dell’accordo l’assessore Antonio Saitta, i presidenti di Avis Piemonte, Giorgio Groppo, Fidas Piemonte, Doriana Nasi, e Consorzio Amici banca del sangue, Fernando Prono, e la responsabile della Rete trasfusionale piemontese Rosa Chianese.

“La firma della convenzione con le associazioni di volontariato rafforza la storica collaborazione che da tempo caratterizza il Piemonte come regione all’avanguardia in Italia per la raccolta del sangue – ha sottolineato l’assessore Saitta -. La capillarità della raccolta garantita dalle associazioni assicura l’efficacia dell’intervento, ci tutela in caso di eventi tragici ed emergenze e ci mette nelle condizioni di aiutare le altre regioni, oltre a rappresentare un indubbio vantaggio economico anche grazie al contributo di un esercito di migliaia di volontari”.