Lozioni a base “batterica” potrebbero rappresentare un’arma innovativa per combattere la dermatite atopica

Un recente studio condotto da un team di ricercatori americani, pubblicato su Science Translational Medicine, introduce una nuova importante prospettiva nel trattamento della dermatite atopica: l’arma vincente starebbe nella composizione della flora batterica della pelle, anch’essa – come il nostro intestino – abitata da microrganismi simbiotici che contribuiscono a mantenerci in salute.

La scienza, infatti, sta rilevando una loro importante funzione che si manifesta, per esempio, nella produzione di due potenti antibiotici naturali capaci di sconfiggere batteri dannosi come lo Staphylococcus aureus, responsabile della dermatite atopica.
Ecco, nel dettaglio, quello che hanno scoperto i ricercatori. Buona lettura!

Chi soffre di dermatite atopica ha una flora batterica atipica

Sono state prese in analisi le comunità microbiche presenti sulla pelle in concomitanza degli eczemi prodotti dalla dermatite atopica: i test hanno evidenziato una forte presenza di Staphylococcus aureus, mentre sono assenti diversi batteri innocui comuni sull’epidermide delle persone sane.
Inoltre il “microbioma” sano produce due peptidi ad azione antibiotica in grado di distruggere con grande efficacia anche i ceppi più pericolosi di Staphylococcus aureus, naturalmente assenti in chi è affetto da dermatite atopica, che resta così “indifeso”.

Lozioni batteriche: una possibile cura?

I ricercatori hanno quindi sperimentato l’efficacia di specifiche lozioni a base di “batteri buoni” presenti sulla pelle sana, create appositamente per alcuni pazienti affetti da dermatite atopica.
Il risultato è stato positivo: le “creme batteriche” hanno manifestato una potente efficacia nel ridurre i sintomi della dermatite ed eliminare l’infezione da stafilococco aureo.
Sono pertanto in corso altre sperimentazioni, con la fondata speranza di realizzare un trattamento locale efficace, alternativo ai farmaci utilizzati attualmente.

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