Depressione e ansia: raddoppiati i casi in due anni

L’incidenza di depressione e ansia fra gli adolescenti è raddoppiata rispetto al pre pandemia: a testimoniarlo sono i dati di un’ampia analisi pubblicata nei giorni scorsi su Jama Pediatrics. Scopri di più!

Depressione da Covid: il disagio dei ragazzi

La pandemia ha portato un cambiamento profondo nelle vite di ciascuno di noi. A farne le spese sono stati soprattutto i giovani che hanno dovuto annullare feste e viaggi, seguire le lezioni da casa collegati al Pc e rivedere il rapporto con i propri coetanei. Secondo un’ampia analisi pubblicata nei giorni scorsi su Jama Pediatrics, che ha incluso 29 studi condotti su oltre 80mila giovani, un adolescente su quattro manifesta sintomi di depressione da Covid e un ragazzo su cinque ha segni di un disturbo d’ansia. La probabilità è particolarmente alta fra i ragazzi più grandi che, più dei bambini, hanno risentito delle restrizioni che non hanno consentito loro di vivere in serenità e assieme ai coetanei momenti fondamentali della crescita, dalle prime relazioni all’esame di maturità. A confermare questo disagio profondo, c’è una seconda ricerca su 1500 bambini e adolescenti, pubblicata sul Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry.

Le conseguenze sul lungo periodo

L’epidemia ha cancellato punti di riferimento importanti per i giovani, proprio in quella fase della vita in cui è fondamentale la condivisione con i coetanei, verso la conquista dell’indipendenza. Questa situazione potrà avere conseguenze sul lungo periodo: è stato infatti dimostrato che avere una depressione durante l’infanzia e l’adolescenza si associa da adulti a difficoltà di salute, nelle relazioni e nella vita in generale. Questo è vero soprattutto per chi ha sofferto in maniera persistente di sintomi depressivi: essere costantemente “sotto tono”, specialmente durante l’adolescenza, ha ripercussioni più negative di un singolo episodio depressivo anche molto precoce, se questo viene poi risolto. È perciò necessario intercettare quanto prima il disagio e intervenire, utilizzando gli strumenti più adeguati al singolo caso e tenendo conto delle peculiarità connesse alla giovane età.

Una diagnosi precoce

Quali sono le tappe da seguire per curare un ragazzo e che tipo di terapie scegliere? “Il primo passo è una corretta diagnosi, quindi occorre impostare una terapia che spesso prevede in primis un percorso psicoterapeutico, ma che deve prevedere l’utilizzo di farmaci nei casi in cui ciò sia opportuno”, ha affermato Matteo Balestrieri, co-presidente della Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia e professore ordinario di Psichiatria all’Università di Udine. “I farmaci non sono indicati in depressioni lievi né come prima linea di trattamento, ma con opportuni accorgimenti possono essere d’aiuto quando la psicoterapia da sola non basta, per evitare che la depressione diventi persistente e quindi più pericolosa per il benessere presente e futuro dell’adolescente”.

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