La rivista Nature dedica uno speciale alla proteina record

Sono 100 le candeline che spegne l’insulina, l’ormone che serve a regolare lo zucchero nel sangue e che viene usato per curare il diabete. In occasione dell’anniversario, la rivista Nature ha dedicato alla proteina lo speciale “Nature Milestones in Diabetes”, per ripercorrere i passaggi chiave, dalla scoperta a oggi.

Che cos’è l’insulina?

L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas. Agisce sostituendosi all’insulina che dovrebbe essere già prodotta dall’organismo, promuovendo il passaggio degli zuccheri dal sangue ai tessuti, che li utilizzano come fonte di energia. Inoltre, blocca il rilascio di zuccheri da parte del fegato. Viene utilizzata per tenere sotto controllo la glicemia (il livello di zuccheri nel sangue, in particolare il glucosio) nelle persone con diabete di tipo 1 e in quelle con un diabete di tipo 2 che non può essere controllato con i soli antidiabetici orali.

L’insulina, la proteina da record

Furono due medici canadesi, Frederick Grant Banting e Charles Herbert Best, all’epoca ancora studente, a isolare per la prima volta nel 1921 l’isletina, oggi nota come insulina. Un anno più tardi, Leonard Thompson, un ragazzo di 14 anni che rischiava di morire di diabete in un ospedale di Toronto, divenne la prima persona a ricevere un’iniezione di insulina. Il risultato fu incredibile: entro 24 ore, i livelli pericolosamente alti di glucosio nel sangue di Leonard scesero a livelli quasi normali, salvandogli la vita. L’insulina, oltre ad aver salvato un numero incalcolabile di vite, è stata anche la prima molecola a essere sequenziata, la prima a essere prodotta da ‘fabbriche di batteri’ con le tecniche dell’ingegneria genetica e ha rivoluzionato la gestione delle persone con diabete di tipo 1. Grazie a questa rivoluzionaria scoperta, infatti, i pazienti insulino-dipendenti che prima avevano una aspettativa di vita di 10, massimo 20 anni, oggi possono godere di una vita lunga e in salute.

L’evoluzione negli anni

Dopo circa 60 anni dai primi esperimenti condotti nel laboratorio di Toronto, si è giunti a insuline innovative da DNA ricombinante e alle insuline biosimilari. Non solo: nel corso degli anni, e più di recente, sono state messe a punto insuline con diversa durata di azione, da formulazioni con effetto quasi immediato a quelle di media-lunga durata in grado di non impattare sul rischio cardiovascolare dei pazienti. Le penne per la somministrazione di insulina sono oggi molto sicure e in grado ridurre fortemente il pericolo di ipoglicemie.

L’emergenza diabete nel mondo

Nonostante i grandi passi avanti fatti dalla scienza, gli alti costi degli analoghi dell’insulina e la scarsità di forme di insulina umana più a buon mercato, insieme con altre barriere all’accesso alle terapie come i problemi di conservazione, continuano ad avere gravi ripercussioni su molti pazienti. Queste disuguaglianze devono essere urgentemente abbattute, in particolare nei paesi a basso e medio reddito.

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