Il test del respiro per scoprire intolleranze e batteri
Il Breath Test, o Test del Respiro, consiste in una tipologia di esami non invasivi attraverso i quali è possibile diagnosticare intolleranze alimentari, la presenza del batterio Helicobacter Pylori nello stomaco o la presenza di overgrowht batterico nell’intestino tenue.
I Breath Test vengono prescritti dal medico in presenza di sintomi riconducibili a un’intolleranza o al malassorbimento di zuccheri normalmente assorbibili – quali il lattosio, il fruttosio, il glucosio e il sorbitolo – o non assorbibili – quali lattosio e xilosio.
Effettuare i Test del Respiro è di per sé piuttosto semplice e indolore: a seconda della tipologia di test vengono somministrate determinate sostanze e viene analizzato il respiro del paziente prima e dopo l’assunzione. Ecco come funziona.
Urea breath test
Per riscontrare la presenza di Helicobacter Pylori (HP), che causa disturbi come la gastrite cronica di tipo B.
Il paziente soffia tramite una cannuccia all’interno di una provetta (BASE): in questo modo avviene il campionamento dell’aria espirata.
Successivamente gli vengono somministrate due compresse di Urea. Dopo una attesa di 10 minuti viene nuovamente richiesto di soffiare all’interno di una seconda provetta (POST).
Se nel secondo campione si rileva la presenza di un determinato isotopo ciò indica la presenza di HP.
Lattosio / Fruttosio breath test
Si tratta di due test distinti, che si svolgono in modalità molto simili, finalizzati a valutare un potenziale malassorbimento di lattosio o fruttosio, causa crampi addominali, meteorismo e dissenteria.
In entrambe le tipologie di test il paziente soffia in una apposita sacca. Il campione di aria viene prelevato a digiuno.
Successivamente viene somministrata una dose prefissata di Lattosio / Fruttosio. Quindi si prelevano campioni di aria ogni mezz’ora per 4 ore.
A seconda della concentrazione di idrogeno che si riscontra nei campioni è possibile stabilire se vi è o meno una intolleranza al lattosio o al fruttosio.
Sorbitolo breath test
Per la diagnosi della celiachia e di altre patologie che provocano malassorbimento.
In particolare nei pazienti celiaci a dieta libera si osserva un malassorbimento di sorbitolo, pertanto il test è utile a individuare soggetti da sottoporre a ulteriori accertamenti per la diagnosi della celiachia.
Il test avviene nelle modalità descritte precedentemente, con l’unica differenza nella sostanza somministrata (ovvero il sorbitolo in luogo di lattosio o fruttosio).
A seconda della concentrazione di idrogeno che si riscontra nei campioni è possibile stabilire se vi è o meno una intolleranza al sorbitolo.
Overgrowht Batterico breat test
La sindrome da contaminazione batterica (overgrowth batterico) nell’intestino tenue provoca sintomi come meteorismo, calo ponderale e dissenteria cronica.
L’intestino tenue possiede di norma una flora batterica molto scarsa che non è in grado di fermentare alcuno zucchero. Se avviene invece una proliferazione della flora batterica si registra una fermentazione dello zucchero con produzione di idrogeno.
Anche in questa tipologia di test il paziente, a digiuno, soffia in una apposita sacca. Viene poi somministrata una dose prefissata di Glucosio, quindi si prelevano campioni di aria ogni quarto d’ora per 2 ore.
A seconda della concentrazione di idrogeno che si riscontra nei campioni è possibile stabilire se vi è o meno una sindrome da contaminazione batterica.
Tempo di transito intestinale
Per individuare un’alterazione del transito intestinale viene somministrato il lattulosio, uno zucchero non assorbibile che viene metabolizzato nel colon con conseguente produzione di idrogeno.
Questa tipologia di test avviene, come in precedenza, attraverso l’espirazione a digiuno in una apposita sacca. Successivamente viene somministrata una dose prefissata di lattulosio, quindi si prelevano campioni di aria ogni quarto d’ora per 4 ore.
A seconda della concentrazione di idrogeno che si riscontra nei campioni è possibile stabilire se vi è o meno una intolleranza al sorbitolo.
Prima, durante e dopo il Test del Respiro
Il medico che prescrive il test fornirà tutte le indicazioni da seguire prima di sottoporsi al Test del Respiro.
In generale occorre sospendere l’assunzione di antibiotici e altri medicinali nei giorni che precedono il test; evitare, nei 2 giorni precedenti, latte, latticini e prodotti contenenti lattosio; non fumare nel giorno precedente l’esame e osservare un digiuno completo dalle ore 21.
Nel corso dell’esame è possibile riscontrare un senso di malessere e giramento di testa, mentre dopo la conclusione del test possono manifestarsi nausea, dissenteria e dolore addominale.
Tali sintomi sono generalmente di breve durata e vanno segnalati al personale medico in quanto concorrono a definire meglio la diagnosi.
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