Quando lavorare da casa è la soluzione
Nell’ambito delle misure adottate dal Governo per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, è stato incentivata l’attivazione dello smart working da parte delle aziende. Di cosa si tratta esattamente e quali benefici comporta?
Restare a casa Fabene
Questa emergenza ci sta ricordando che dobbiamo prenderci cura gli uni degli altri. Seguiamo le indicazioni che ci vengono date e limitiamo le uscite allo stretto necessario. Con questa finalità, Fab SMS ha attivato a partire da lunedì 9 marzo lo smart working, a tutela della protezione e del benessere dei propri dipendenti e collaboratori. Tale modalità di lavoro garantirà la consueta efficienza e qualità dei servizi erogati. Stare a casa, in questo momento, è una scelta che FABene a tutti!
Che cos’è lo smart working
Lo smart working consiste nell’opportunità di lavorare da casa, detta anche lavoro agile o telelavoro. Questa attività rappresenta letteralmente il lavoro da casa: si può lavorare, quindi, direttamente dalla propria abitazione. Mentre per alcune aziende era una realtà concreta già prima dell’emergenza, ai tempi del Coronavirus lo smart working è diventata una necessità, sia per i singoli professionisti sia per le imprese. Lavorare da casa ha molti lati positivi, in particolare quando ci sono dei problemi a raggiungere il posto di lavoro (vedi l’emergenza sanitaria). Scopriamo insieme quali sono i benefici di questa tipologia di lavoro.
Aumenta la produttività
Il punto di partenza è che lo smart working non è affatto un modo per lavorare meno, come testimonia una recente ricerca, “Smart-Working: Work Flexibility Without Constraints”, realizzata dal centro studi tedesco Ifo in Italia. Stando allo studio, il telelavoratore è più produttivo, sia in termini quantitativi (quantità di pratiche sbrigate, ad esempio) sia in base a parametri specifici (il rispetto delle deadline, ad esempio). I telelavoratori aumentano l’efficienza fra il 25 e il 45 per cento e questa crescita accelera man mano che passano i mesi, come se gli smart worker si impratichissero della nuova esperienza.
Meno assenze dal lavoro
I telelavoratori, nell’anno coperto dal centro studi tedesco Ifo, hanno chiesto in media 5 giorni e mezzo di permesso in meno, rispetto ai loro colleghi in ufficio. Lavorando da casa, infatti, è più facile organizzarsi e trovare il tempo per una visita medica, il colloquio con i docenti dei figli e gli impegni quotidiani.
Si risparmia tempo
Con lo smart working, non abbiamo bisogno di impostare la sveglia troppo presto per raggiungere l’ufficio, con l’ansia di dover timbrare il cartellino. Non dobbiamo nemmeno affrontare lunghi viaggi in auto o con i mezzi pubblici, guadagnando così tempo prezioso, con conseguenti ricadute positive anche per l’ambiente.
Più equilibrio tra vita privata e lavoro
L’assenza di vincoli orari o spaziali porta a un aumento delle energie del lavoratore, ripercuotendosi sulla sua produttività in modo positivo. Lavorare da casa consente di risparmiare il tempo impiegato per recarsi in ufficio, con una maggiore organizzazione e più tempo a disposizione per praticare sport, dedicarsi ai propri hobby, imparare una nuova ricetta e seguire un’alimentazione adeguata e regolare.
Attenzione alla postura
A casa come in ufficio, è importante predisporre una postazione di lavoro il più possibile ergonomica, collocare lo schermo del computer frontalmente, con il margine superiore all’altezza degli occhi e la tastiera fronte allo schermo, così da evitare ripetuti movimenti degli occhi e del collo con conseguenti dolori cervicali. Lavorare da casa, infatti, può incentivare la tendenza ad assumere posture errate, sedendosi scomposti su divani e poltrone o a mantenere il polso in estensione per un periodo di tempo prolungato.
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