Bambini al sole, come proteggere la loro salute
Proteggere la pelle dei bambini al sole è il modo migliore per prevenire il rischio di melanoma, la forma più pericolosa di tumore della pelle.
Il suo rapido aumento nel giro di breve tempo e le sue potenziali gravi conseguenze sono oggetto di numerose campagne di sensibilizzazione, rivolte agli adulti e ai bambini, per diffondere una maggiore conoscenza delle precauzioni necessarie per una corretta esposizione al sole. Si pensi, ad esempio, che in Italia si è registrato negli ultimi 45 anni un aumento dei casi di melanoma pari al 103%, passando da circa 1.000 casi nel 1970 ad 11.300 nel 2015. Inoltre mentre dieci anni fa i giovani rappresentavano solo il 5% dei casi oggi il 20% delle nuove diagnosi è formulato in pazienti di età compresa tra i 15 e i 39 anni.
Ecco perché l’informazione su questo tema è fondamentale. Prosegui nella lettura per scoprire di più sui metodi per proteggere la pelle del tuo bambino, scongiurare il rischio di melanoma e prenderti cura della sua salute.
Bambini al sole, come comportarsi?
La pelle dei bambini è più sensibile rispetto a quella degli adulti e più facilmente soggetta a ustioni: in caso di scottature solari la pelle è in grado di memorizzare il danno ricevuto e innescare un processo patologico anche a diversi anni di distanza. Inoltre nei primi vent’anni di vita possiamo assumere fino all’80% del totale delle radiazioni solari della nostra esistenza aumentando così il rischio di essere colpiti da melanoma se non adeguatamente protetti.
Di certo non dobbiamo impedire ai bambini di giocare all’aria aperta, tuttavia siamo tenuti a prestare attenzione alle regole per una corretta esposizione al sole.
Il modo migliore per proteggersi è quello di mettere una barriera tra la pelle stessa e i raggi solari: può trattarsi di una barriera naturale, come un albero, un pergolato o qualsiasi altro elemento che crei una zona d’ombra. In questo caso bisogna, però, tenere presente che i raggi UV riflessi dai muri e da alcuni tipi di terreno (come sabbia e neve) possono causare ustioni anche stando all’ombra.
Inoltre, occorre indossare cappelli e indumenti leggeri per coprire braccia e gambe, applicare la crema solare più volte al giorno e proteggere gli occhi con occhiali da sole. Naturalmente è sempre da evitare l’esposizione nelle ore centrali della giornata (dalle 11.00 alle 16.00).
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La prevenzione non avviene solo nel momento dell’esposizione al sole, ma tutti i giorni prestando attenzione alla propria pelle e alla comparsa di nei e rivolgendosi periodicamente a uno specialista di fiducia. Il controllo della pelle va eseguito ogni anno: le persone che presentano più di 100 nei, inoltre, sono a rischio di melanoma 6 volte in più rispetto agli altri.
Avere la pelle chiara, i capelli biondi o rossi e gli occhi chiari è un ulteriore fattore di rischio.
Terapie nella cura del melanoma
Negli ultimi anni la sopravvivenza al melanoma si è molto allungata, sia grazie a una diagnosi più precoce sia grazie ai progressi sul fronte delle terapie: da un lato quelle a bersaglio molecolare, utilizzate nei pazienti che presentano la mutazione del gene Braf (50% dei casi), dall’altro l’immuno-oncologia.
Prima dell’arrivo di queste nuove armi la sopravvivenza mediana in stadio metastasico era di appena 6 mesi, con un tasso di mortalità a un anno del 75%: oggi, in caso di malattia avanzata, il tasso di sopravvivenza a un anno è superiore al 70%. Inoltre, se scoperto precocemente ed eliminato con una corretta asportazione chirurgica durante la fase iniziale, il melanoma è del tutto guaribile perché la probabilità che abbia invaso altri organi è pressoché nulla.
Per maggiori informazioni ti consigliamo di visitare il sito della campagna Il Sole per Amico promossa dall’Intergruppo melanoma italiano (Imi) con il patrocinio del Ministero della Salute e dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom).