Balbuzie: rimedi e diagnosi

La balbuzie viene definita come una disfluenza caratterizzata da ripetizioni, prolungamento di fonemi o di sillabe e da pause visibili e udibili. Quali sono le cause e le possibili soluzioni?

Balbuzie: di che cosa si tratta?

La balbuzie, o disturbo della fluenza verbale, è un disturbo del linguaggio caratterizzato da alterazioni del ritmo della parola, dette disfluenze. Il linguaggio diventa meno fluente e difficoltoso a causa di arresti, ripetizioni e prolungamenti involontari di un suono. La frequenza della balbuzie, in tutto il mondo, va dal 5% all’8%, con un rapporto di due maschi rispetto a una femmina nei bambini. I primi sintomi vengono solitamente osservati nei primi anni di vita, in media intorni ai 3 anni, subito dopo che il linguaggio comincia a svilupparsi.

Balbuzie: sintomi

La balbuzie si manifesta in modi diversi:

  • ripetizioni di sillabe, di parti di parole, di parole intere
  • prolungamenti, che avvengono più frequentemente all’inizio della frase ma anche nel proseguimento del discorso
  • blocchi nell’articolazione delle parole, che possono essere udibili e non udibili
  • utilizzo di vocaboli o suoni di avvio (“dunque”, “allora”, “ehm”)
  • abuso di intercalari (“cioè”, “diciamo”, “come posso dire”)
  • uso di piccole parole completamente estranee rispetto al contesto o, addirittura, senza significato
  • lunghi e inutili giri di parole per arrivare poi a pronunciare di slancio la parola voluta

Si possono registrare anche comportamenti secondari che accompagnano la difficoltà di parlare in modo fluente:

  • chiusura di uno o tutti e due gli occhi oppure rapidi battiti di ciglia mentre si parla
  • tremolio delle labbra
  • dondolamento generale del corpo sui piedi o della sola testa
  • irrigidimento dei pugni
  • gesticolazione eccessiva
  • schiarirsi frequentemente la gola
  • innalzamento, a tratti, nel tono della voce
  • andamento con alti e bassi nel volume della voce
  • darsi o dare colpi con una mano (sulla gamba, sul tavolo, sul banco di scuola)

Diagnosi e terapia

Il medico pediatra, una volta accertata la difficoltà del bambino a parlare in modo fluido, potrebbe prescrivere una visita presso uno specialista in disturbi del linguaggio (logopedista). In particolare, la visita specialistica è raccomandata quando la balbuzie persiste dai tre ai sei mesi, è accompagnata da stress comportamentali ed emotivi ed è presente una famigliarità del disturbo. La maggior parte degli interventi terapeutici si focalizza sul controllo del ritmo della respirazione e dello stress al fine di raggiungere un graduale progresso dell’articolazione del linguaggio. Generalmente, quando la terapia è iniziata in età prescolare, la sua efficacia è più evidente. Le cure coinvolgono anche i familiari che vengono istruiti circa gli accorgimenti da seguire affinché i loro bambini possano sviluppare un linguaggio fluente.

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