Assistenza sanitaria quando si viaggia: come funziona
Tempo di viaggi e di vacanze per la maggior parte di noi. Chi ama organizzarsi con largo anticipo, chi preferisce i last minute: ma tutti, anche i più ritardatari, non dovrebbero trascurare un aspetto importante che è quello dell’assistenza sanitaria quando ci si trova all’estero.
Fatti i dovuti scongiuri, infatti, è sempre bene avere le idee chiare su come muoversi in caso di malattia o emergenza, così da evitare spiacevoli spese impreviste.
La buona notizia è che le informazioni di cui abbiamo bisogno sono facilmente reperibili, grazie ad alcuni strumenti messi a disposizione dal Ministero della Salute e finanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del Progetto EESSI-Electronic Exchange of social Security Information, nato proprio per aiutare l’utente a districarsi nel complesso mondo della sanità estera.
Ciò ha permesso la creazione di un agile opuscolo informativo – Mobilità Sanitaria Internazionale – distribuito nelle Asl, e di una guida interattiva di facile consultazione – Se parto per… – disponibile sul portale del dicastero e in forma di App per smartphone.
Due modi semplici e immediati per raccogliere, prima di partire, le informazioni sul diritto alle cure a seconda del paese in cui si è diretti: l’assistenza e i suoi costi, infatti, sono estremamente variabili da luogo a luogo, così come i documenti che può tornare utile avere con sé.
Ecco, di seguito, alcune indicazioni di massima.
Assistenza sanitaria nei paesi europei
Se viaggi in Europa o Islanda, Liechtenstein, Norvegia o Svizzera ricorda di portare con te, oltre al tesserino sanitario, la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), utile a semplificare le procedure di pagamento e rimborso.
Detto questo il consiglio è quello di verificare attraverso la App i dettagli dell’assistenza sanitaria del paese in cui sei diretto dal momento che le differenze tra i vari sistemi europei possono essere notevoli.
Assistenza sanitaria nei paesi extra-europei
Se la tua meta è fuori Europa occorre per prima cosa sapere se esistono degli accordi bilaterali stipulati tra l’Italia e il tuo paese di destinazione. In particolare:
– Argentina, Australia, Brasile, Capo Verde, Città del Vaticano e Santa Sede, Paesi dell’ex Jugoslavia (Macedonia, Serbia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina), Principato di Monaco, San Marino, Tunisia: esistono accordi specifici stipulati con ciascuno di questi paesi nei quali vengono definiti i destinatari dell’assistenza sanitaria, le situazione protette e il campo di applicazione
– Altri paesi extra-europei: se la vostra meta non rientra tra quelle precedentemente elencate non è prevista alcuna forma di tutela da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Pertanto può essere utile rivolgersi prima di partire a una forma assistenziale privata.
Inoltre: prescrizioni mediche in Europa
Una prescrizione medica rilasciata da un medico in Italia è valida in tutti i paesi dell’UE (compresi Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera): tuttavia tieni presente che il medicinale potrebbe non essere disponibile in una latro paese o avere un nome diverso.
E’ inoltre possibile chiedere una prescrizione transfrontaliera apposta per l’utilizzo all’estero, che agevola il farmacista a comprendere al meglio la prescrizione, gli ingredienti del medicinale e il loro dosaggio.
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