Facciamo il punto sull’osteoartrosi
L’artrosi delle mani è una condizione molto comune, soprattutto nelle donne dopo la menopausa. Dovuta alla degenerazione progressiva della cartilagine delle articolazioni delle dita, colpisce in particolare le interfalagee distali e, in misura minore, le interfalangee prossimali e l’articolazione trapezio-metacarpale del pollice. Quali sono i sintomi tipici e le possibili cure? Scopriamolo insieme!
Da cosa è causata l’artrosi delle mani?
L’artrosi delle mani non è dovuta a cause specifiche. In generale, sono considerati fattori di rischio l’età avanzata, il sesso femminile, la familiarità e precedenti infortuni alle articolazioni della mano. L’artrosi tende a progredire con l’età e viene confermata attraverso l’esecuzione di una radiografia che evidenzia la degenerazione e l’assottigliamento della cartilagine articolare.
I sintomi dell’artrosi delle mani
I sintomi dell’artrosi compaiono gradualmente. Di solito sono lievi e non correlabili ai segni radiografici, caratterizzati dal restringimento dello spazio articolare e dalla formazione di osteofiti o appuntimenti ossei. Possono presentarsi: dolore, gonfiore, arrossamento dei noduli e, nelle fasi più avanzate, limitazioni dei movimenti.
Come si cura l’artrosi delle mani?
L’artrosi della mano interessa circa due persone su dieci, con una predilezione particolare per le donne e gli anziani. L’aspetto più tipico è rappresentato dalle tumefazioni dure che si possono formare a livello delle articolazioni appena sotto l’unghia (interfalangee distali), i cosiddetti noduli di Heberden, oppure, meno di frequente, a livello delle articolazioni prossimali (noduli di Bouchard). Al momento non esistono delle cure davvero risolutive, ma si possono alleviare i sintomi con l’aiuto dei farmaci antidolorifici o delle infiltrazioni intrarticolari di cortisone e acido ialuronico. In alcuni casi è possibile intervenire anche chirurgicamente.
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