Appendice infiammata: cosa fare

Le operazioni dovute all’infiammazione dell’appendice sono in forte calo nel nostro Paese rispetto agli anni passati: alcune stime parlano infatti di una riduzione di ben il 70%, confrontando il numero di appendicetomie attuali con quelle eseguite quaranta anni fa’.

Tuttavia sono ancora ben 60mila le operazioni che vengono eseguite ogni anno per rimuovere l’appendice: e, nonostante si tratti di un disturbo molto comune, non tutti sanno di che cosa si tratti nel dettaglio.
Nelle righe che seguono scoprirai che cos’è l’appendice, qual è la sua funzione, cosa accade quando si infiamma e come curarla al meglio.
Buona lettura!

Che cos’è l’appendice?

L’appendice è una borsa grande come un dito attaccata all’intestino crasso e collocata nell’area inferiore destra dell’addome.
Sebbene la sua funzione non sia del tutto chiara sembra che svolga un ruolo nel ripristinare la flora batterica, per esempio a seguito di infezioni intestinali: si comporterebbe, secondo recenti studi, come una sorta di “casa per i batteri buoni”.

Che cos’è l’appendicite?

L’appendicite è l’infiammazione dell’appendice: un disturbo che si manifesta in maniera dolorosa e che si verifica quando alcuni batteri invadono e infettano la parete dell’appendice.
L’interno dell’organo viene riempito da qualcosa che ne causa il rigonfiamento: feci, parassiti, presenza di corpi estranei e, in casi rari, la presenza di tumori o una crescita anormale del tessuto linfatico (come accade nel morbo di Crohn).
Il ristagno di questi materiali provoca la virulentazione dei germi presenti all’interno dell’appendice, che si infiamma.

Quali sono i sintomi di appendicite?

Il sintomo più frequente di appendicite è il dolore addominale, che si presenta improvvisamente e si espande sotto l’ombelico e verso destra, peggiorando rapidamente.
Inoltre possono manifestarsi inappetenza, nausea, vomito, stitichezza o diarrea, qualche linea di febbre.
Tutti i sintomi, generalmente, esordiscono dalle 4 alle 48 ore successive l’infezione.

Quali sono i rimedi per l’appendicite?

Non appena viene riconosciuto il problema è necessario curare l’appendicite per evitare complicazioni.
L’approccio più diffuso è l’intervento chirurgico, l’appendicectomia: essa viene programmata in tempi immediati e serve a rimuovere l’appendice.
Questo non influisce in alcun modo sulla salute generale dell’individuo.
In presenza di diagnosi poco chiara o se la persona non è nelle condizioni di subire l’operazione il trattamento consiste nella somministrazione di antibiotici e nel consumo – fino a remissione – di cibi liquidi.

L’appendicite può aggravarsi?

L’appendicite può avere serie complicazioni: se l’appendice infiammata non viene rimossa o curata può accadere che scoppi, determinando il verificarsi della peritonite, un’infezione diffusa dell’addome potenzialmente fatale, se non affrontata per tempo.

Qual è la frequenza dell’appendicite?

L’appendicite si manifesta prevalentemente nell’età compresa tra i 6 e i 20 anni, mentre è meno comune nei bambini al di sotto dei 4 anni di età.
Essa è frequente sia nel sesso maschile che in quello femminile.