Disturbi del sonno: focus su russamento e apnea ostruttiva
Ognuno di noi, nel corso della vita, trascorre circa 27 anni dormendo. Un lungo periodo di tempo durante il quale l’organismo, contrariamente a quanto si possa pensare, è molto attivo. Il sonno, infatti, è un processo complesso e nelle ore notturne possono verificarsi fenomeni come il russamento e l’apnea notturna che si ripercuotono anche sulla veglia. Facciamo insieme il punto!
Russamento e apnea, due fenomeni diffusi
Il russare notturno e l’apnea ostruttiva costituiscono due disturbi abbastanza comuni. Studi recenti suggeriscono che la prevalenza di OSAS nella popolazione sia particolarmente elevata: da una ricerca americana emerge che interessi circa un terzo degli adulti, mentre uno studio europeo ha mostrato che circa il 23% delle donne e circa il 50% degli uomini in età adulta presenti un quadro di apnee notturne. Un disturbo da non sottovalutare perché non soltanto può generare conflittualità con il partner o con chi condivide l’ambiente in cui si dorme, ma può essere alla base dello sviluppo di disturbi di natura cardiovascolare o cerebrovascolare.
Apnea notturna: di che cosa si tratta?
L’apnea notturna consiste in pause respiratorie durante il sonno, dovute all’ostruzione delle vie aeree superiori. I sintomi più frequenti sono sonnolenza, senso di stanchezza, insonnia e russamento. Ed è associata a disturbi quali ipertensione arteriosa, coronaropatie, fibrillazione atriale, alterazioni cognitive e dell’umore. Generalmente, si parla di apnea notturna in presenza di questi sintomi e di 5 eventi apnoici per ora di sonno, oppure in assenza di questi sintomi se si verificano almeno 15 eventi apnoici per ora di sonno.
Come riconoscere l’apnea notturna?
Attraverso la polisonnografia o il monitoraggio cardio-respiratorio è possibile misurare l’intensità e la quantità delle apnee. Il tracciato della registrazione fornito dalla polisonnografia deve essere sottoposto all’analisi di uno specialista il quale ti saprà consigliare la giusta terapia e come condurla.
Quali soluzioni esistono?
Oltre al tradizionale consulto con otorinorlaringoiatra e pneumologo, in caso di russamento e apnee notturne è bene consultare anche un dentista esperto in problemi respiratori e nel sonno. In alcuni casi la soluzione va trovata nelle abitudini quotidiane: per esempio, se la causa è il sovrappeso o l’obesità, la diminuzione significativa di peso, può migliorare o del tutto risolvere le apnee notturne.
Tra i rimedi, si possono adottare ausili meccanici come i dispositivi di avanzamento mandibolare (di competenza odontoiatrica), soluzioni chirurgiche che sostengono il rilascio del palato molle (otorinolaringoiatra), o il trattamento ventilatorio a pressione positiva (CPAP), un dispositivo che eroga un flusso d’aria che mantiene aperte le vie respiratorie.
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