5 sintomi comuni nei bambini allergici
Alcuni segnali possono aiutare i genitori a capire se il loro bambino soffre – o soffrirà – di allergie: da quelli che si presentano nei primissimi mesi a quelli che compaiono col passare degli anni, saperli riconoscere è di grande aiuto per alleviare il malessere e individuare tempestivamente il giusto trattamento.
Le allergie, infatti, possono rappresentare un blando fastidio, ma anche diventare un serio disturbo: ecco, dunque, cosa accade quando il bambino ha una reazione allergica e quali sono i sintomi più comunemente associati alla presenza di allergia.
Che cos’è l’allergia?
L’allergia è una forte reazione da parte dell’organismo verso una sostanza solitamente inoffensiva (alimenti, pollini, acari della polvere, ecc.), che causa invece disturbi di diverso genere interessando varie aree dell’organismo. Il bambino si sensibilizza verso tale sostanza e, quando vi entra in contatto, il suo organismo mette in atto una risposta di difesa iniziando a produrre anticorpi IgE che favoriscono, a loro volta, la liberazione di istamina: ciò dà luogo alla risposta allergica con diverse possibili conseguenze, dal semplice prurito fino allo shock anafilattico.
Quali sono i segnali di allergia?
Alcuni sintomi possono suggerire che il bambino soffra, o sia propenso a soffrire in futuro, di allergie. Ecco i 5 segnali più comuni.
1. Pelle: crosta lattea e dermatite
Le prime problematiche della cute si manifestano con la presenza di crosta lattea, una forma di dermatite seborroica che caratterizza il cuoio capelluto nei primissimi mesi di vita, ma può perdurare anche dopo l’anno di età: rappresenta spesso un campanello d’allarme che precede la comparsa di dermatite atopica.
La dermatite atopica è una forma di eczema che provoca prurito e arrossamento della pelle, rendendola secca e ruvida. Si manifesta a partire dal secondo mese di vita e può quindi scomparire o protrarsi, con l’alternarsi di fasi più e meno acute, per lungo tempo. Può diventare molto fastidiosa e dare origine a infiammazioni e lesioni della pelle: occorre quindi utilizzare prodotti specifici e delicati, monitorare costantemente la cute del bambino e consultare uno specialista per individuare il trattamento più adeguato.
Leggi anche: Freddo, pelle secca e dermatite atopica
Leggi anche: Sole, caldo e dermatite atopica
2. Naso: prurito, starnuti, naso chiuso e secrezioni
Nel lattante il primo sintomo di allergia può essere il semplice prurito al naso che spinge il piccolo a sfregarlo, per esempio, sulla spalla della mamma. Successivamente, intorno all’anno di età, compaiono sintomi più marcati in occasioni specifiche, come gli starnuti frequenti nel corso di una passeggiata al parco o al contatto con oggetti impolverati. Se, in generale, il bambino ha costantemente bisogno di soffiare il naso e se respira a bocca aperta perché il nasino è chiuso, la causa potrebbe essere di tipo allergico.
Leggi anche: Allergia agli acari della polvere
Leggi anche: Allergie primaverili
3. Occhi: arrossamento, occhiaie e rughette sulle palpebre inferiori
La congestione nasale provocata dall’allergia può far gonfiare le ghiandole dietro al naso causando un rallentamento della microcircolazione che dà origine, a sua volta, alle occhiaie. Gli occhi si arrossano e gonfiano specialmente quando il bambino entra a contatto con l’allergene; può inoltre accadere che si formi una pieghetta nelle palpebre inferiori che, diventando più secche, si segnano facilmente.
4. Mal di testa
La congestione nasale può dare luogo anche a episodi di sinusite e mal di testa nella zona frontale: il mal di testa è pulsante e si accentua quando il bambino si muove e cambia posizione. Di nuovo, la causa può essere di origine allergica e dunque, per trattare il problema, occorre rivolgersi a uno specialista che individui la cura migliore.
Leggi anche: Sinusite, sintomi e rimedi
5. Asma
L’asma è una malattia infiammatoria cronica dei bronchi che si manifesta con respiro sibilante, difficoltà respiratorie, tosse secca. Viene diagnosticata in genere dopo i 5 anni di età e si nota riconoscendo un fischio durante il respiro e ravvisando tosse frequente a seguito di uno sforzo (corre, ride, gioca intensamente). Molto spesso la causa è di origine allergica e viene affrontata attraverso una terapia farmacologica o l’immuniterapia, con l’obiettivo di desensibilizzare il bambino all’allergene.
Leggi anche: Tosse nei bambini