Le 10 convinzioni più diffuse a tavola
“L’ananas fa dimagrire”, “Il pesce fa bene alla memoria”: quante volte abbiamo pronunciato queste frasi, con la speranza di vedere l’ago della bilancia scendere e la convinzione che le cose stessero davvero così? In alcuni casi, si tratta di semplici credenze popolari, tramandate di generazione in generazione. Ecco cosa c’è di vero (e cosa no) dietro i falsi miti più diffusi dell’alimentazione corretta ed equilibrata.
Il caffè della moka è più leggero
Falso: la quantità di caffeina presente è mediamente la stessa o lievemente più elevata nel caffè casalingo (circa 60-80 milligrammi contro i 40-60 dell’espresso). E il caffè ristretto ha meno caffeina di quello lungo.
Bisogna usare poco olio per friggere
Falso: la quantità di olio deve essere sempre adeguata. Quando se ne usa poco, la temperatura scende e gli alimenti tendono ad assorbirlo più facilmente, senza completare la cottura.
Il pesce fa bene alla memoria
Falso: il pesce contiene buone qualità di fosforo ed è importante inserirlo all’interno di un’alimentazione corretta, ma non ne è più ricco di altri alimenti come legumi, formaggi, frutta fresca e crostacei.
Mangiare in bianco mantiene la linea
Falso: fra tutti i comfort food più amati, il riso in bianco con un filo di olio extra vergine di oliva e una spolverata di parmigiano è in cima alle classifiche. Mal di pancia, dispensa vuota? Con un piatto di riso in bianco, come suggerirebbe la nonna, tutto si sistema. Eppure, dai nutrizionisti è considerato un cibo controverso: piuttosto calorico, fonte di amido e con appena un po’ di vitamina B.
Chi fa sport deve assumere integratori
Falso: una persona in buona salute, che si alimenti in modo equilibrato, non ha bisogno di assumere abitualmente integratori. L’uso può essere giustificato solo per atleti professionisti di alto livello, e sempre sotto controllo medico.
L’ananas brucia i grassi
Falso: l’ananas, che contiene 40 calorie per 100 grammi di prodotto, è ricco di bromelina, una sostanza che favorisce la digestione (soprattutto delle proteine) ma non dà un’accelerata al metabolismo, contrariamente a quanto si vocifera. Si tratta certamente di un frutto pregevole dal punto di vista nutritivo e consigliabile, ma non lo è in virtù di questa pretesa capacità di eliminare i grassi.
Estratti e frutta fresca sono la stessa cosa
Falso: il consumo di frutta deve avere la precedenza rispetto a quello di succhi o estratti. Scegliendo questi ultimi, poco calorici, digeribili, dissetanti e ricchi di vitamine si perde la maggior parte della fibra presente in frutta e ortaggi.
Il Kamut è un grano antico
Falso: il Kamut non è il nome di un cereale, ma un marchio registrato dalla società Kamut International come avviene per altri marchi pubblicitari.
I carboidrati fanno ingrassare
Falso: uno dei motivi più importanti per cui non bisogna eliminare i carboidrati è che il glucosio (la molecola che l’organismo ricava dalla digestione dei carboidrati) è una fonte di energia primaria, soprattutto per i neuroni. All’interno di un’alimentazione corretta bisogna cercare di ridurre le porzioni e, preferibilmente, di servire la pasta con condimenti leggeri, come un filo di olio a crudo e verdure (broccoli, zucchine, melanzane, ecc).
I cibi surgelati sono come quelli freschi
Vero: non esistono particolari differenze, a patto che vengano conservati in maniera adeguata. Se il procedimento è corretto e gli alimenti vengono portati a una temperatura di -18° in tempi brevi, l’acqua contenuta al loro interno forma dei cristalli di ghiaccio molto piccoli che causano delle micro lesioni alle cellule dei cibi pressoché irrilevanti. Non va dimenticato, poi, che le basse temperature bloccano l’attività di enzimi e batteri, facendo della congelazione un mezzo di conservazione igienico e nutrizionale.